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Referendum autonomia, Cacciari: “Se centrodestra vuole vincere elezioni candiderà Zaia come premier”

Referendum lombardo-veneto? Zaia esce molto rafforzato. Se alle prossime elezioni all’interno della coalizione di centrodestra il partito di maggioranza sarà la Lega, se non vogliono perdere, faranno Zaia come candidato alla presidenza del Consiglio“. Lo afferma a Otto e Mezzo (La7) il filosofo Massimo Cacciari, che aggiunge: “Questo metterà in difficoltà la coalizione, perché non credo che Salvini si ritirerebbe molto facilmente. Infatti Salvini ha osservato da lontano questo referendum. L’ha subito più che provocato. La situazione speculare si ha anche nel Pd. Ammesso che possa farcela alle prossime elezioni, ci sarebbe un problema analogo a quello del centrodestra” – continua – “E’ evidente che per vincere sarebbe più favorevole ricandidare Gentiloni anziché ripresentare Renzi. Ma come faranno? Come farà Renzi a fare un passo indietro? Come farà Salvini a fare un passo indietro?”. Poi pronuncia un j’accuse contro il Pd: “Guardate che figura hanno fatto anche in questo referendum, presentandosi a pezzi e invece potevano fare un discorso serio, perché il federalismo è una riforma costituzionale. Ora è troppo tardi, il Pd non può far altro che inseguire gli altri, come stanno inseguendo su altri temi, dall’immigrazione all’Europa ai referendum sull’autonomia fino alla Catalogna. Vanno avanti così, vedendo come tira il vento e adattandosi“. L’ex sindaco di Venezia spiega perché ha preferito non votare al referendum indetto dalla Lega: “Non sono andato a votare perché ‘federalismo’ è un termine che proviene dal latino ‘foedus’, che a casa mia vuol dire patto, accordo, anche compromesso. Non significa ‘ognuno fa per sé’. La vera riforma del federalismo avrebbe dovuto comportare anche un riassetto complessivo dell’ente Regione. Perché Maroni e Zaia non hanno fatto una proposta di riforma costituzionale sull’ente Regione che chiaramente non funziona e che è un catafalco centralistico peggio dei ministeri romani? La riforma federalistica è una riforma di sistema, ma vogliamo scherzare? Quella di Zaia e Maroni non ha nulla a che fare con il federalismo. Quando loro parlano di questo referendum, c’è il mio maestro Miglio che si rovescia nella tomba