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Trump rottama i tagli alle emissioni di gas serra. “Ritirerà il Clean Power Plan”

Scott Pruitt, capo della Enviromental Protection Agency, ha annunciato che tutto è pronto per rottamare il provvedimento voluto da Barack Obama per tagliare le emissioni degli impianti a carbone e rovesciare le politiche messe in campo dall’ex presidente sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici

Donald Trump prepara la nuova offensiva contro l’ambiente e l’eredità di Barack Obama. Scott Pruitt, capo della Enviromental Protection Agency, l’equivalente del nostro ministero dell’Ambiente, ha annunciato che tutto è pronto per rottamare il Clean Power Plan che taglia le emissioni degli impianti a carbone e rovesciare le politiche messe in campo dall’ex presidente sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici. Alla quale infligge il secondo colpo in pochi mesi dopo l’annuncio di voler ritirare gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima.

“La guerra contro il carbone è finita”, ha detto Pruitt – durante un evento a Hazard, in Kentucky, con il capo della maggioranza del senato Mitch McConnell – riecheggiando le parole pronunciate tempo fa dal capo della Casa Bianca. Il capo dell’Epa firmerà nelle prossime ore il ritiro dal piano varato da Obama e di cui il tycoon aveva ordinato la revisione alla fine di marzo. I sostenitori del Clean Power Plan giudicano questo pezzo di legislazione fondamentale nell’ambito degli sforzi contro il riscaldamento globale, mentre i critici hanno sempre accusato Obama di aver ucciso con tali norme migliaia di posti di lavoro nel settore del carbone.

Secondo il New York Times, il piano è il seguente: Trump annullerà il Clean Power Plant e avvierà una consultazione chiedendo al settore industriale e al pubblico di suggerire idee per rimpiazzarlo. Lo si evince, scrive il Nyt, da un documento interno dell’Epa che il quotidiano newyorkese ha potuto consultare. La proposta di abrogazione, ottenuta dal Washington Post e da altri mezzi di informazione la scorsa settimana, sostiene che l’Epa ha superato la propria autorità legale nel tentativo di obbligare le utilities a ridurre le emissioni di carbonio al di fuori delle proprie strutture per soddisfare gli obiettivi di emissione federali.

Il Clean Power Plan, volto a ridurre le emissioni di gas serra del settore energetico, è entrato in vigore nel 2015 ed è stato immediatamente contrastato da 27 Stati Usa, che si sono rivolti al tribunale. I giudici hanno dato tempo all’Epa fino a venerdì prossimo per presentare un rapporto sulla situazione. Il provvedimento, inoltre, è da tempo nel mirino di Trump, che ha definito il piano “stupido” e “ammazza-lavoro”. Nel marzo scorso il presidente Usa ha firmato un ordine esecutivo con cui ha dato mandato all’Epa di revisionarlo, e a giugno ha annunciato l’intenzione di fare marcia indietro dall’accordo di Parigi sul clima.