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Monarch Airlines, fallita la compagnia aerea inglese: 110mila passeggeri a terra

Da tempo la società aveva problemi finanziari: nel 2016 aveva chiuso il bilancio con una perdita di 291 milioni di sterline. Le persone bloccate all'estero verranno fatte rientrare in Gran Bretagna senza costi ulteriori, in quello che il governo ha definito il maggiore sforzo di rimpatrio lanciato in tempo di pace

Centodiecimila passeggeri rimasti bloccati all’estero. Trecentomila prenotazioni cancellate. Nella notte la compagnia aerea inglese Monarch Airlines – una delle preferite dai turisti britannici, la quinta per dimensioni nel Paese – ha dichiarato fallimento.

Un’altra crisi nel settore dei trasporti aerei dopo il caos dei voli cancellati da Ryanair. Monarch Airlines  – che quest’anno ha festeggiato i 50 anni di attività – ha improvvisamente annunciato l’ingresso in amministrazione controllata e di conseguenza l’interruzione totale dei propri voli. I 35 vettori della compagnia rimarranno quindi fermi nei parcheggi degli aeroporti. “Se dovete partire da uno scalo del Regno Unito con Monarch Airlines oggi o in futuro, siete pregati di non recarvi all’aeroporto perché il vostro volo non sarà operativo”, riporta il sito della compagnia, con cui lo scorso anno hanno viaggiato 6,3 milioni di passeggeri diretti verso 40 destinazioni dagli scali inglesi di Gatwick, Luton, Birmingham, Leeds-Bradford e Manchester. Cancellati anche i soggiorni proposti dal gruppo, che oltre ai voli gestiva anche agenzie turistiche e siti di prenotazioni vacanze. L’avviso è arrivato nella notte via Twitter.

La Civil Aviation Authority, l’Enac britannica, ha preso in gestione il sito della compagnia e ha comunicato che si tratta di “una situazione senza precedenti” e che “dal momento che ci sono fino a 110mila passeggeri all’estero, il governo del Regno Unito ha chiesto alla Caa di coordinare voli di rientro in patria per tutti i clienti Monarch, senza esborso da parte di questi ultimi”. Sarà il maggiore sforzo di rimpatrio lanciato in Gran Bretagna in tempo di pace, con oltre 30 aerei coinvolti, ha reso noto il ministro dei Trasporti, Chris Grayling.

Quello della Monarch Airlines è il più grande fallimento di una compagnia aerea britannica, ma non è arrivato a sorpresa: da tempo, infatti, si susseguivano voci di gravi problemi finanziari. Dal 2014 il gruppo, che impiega 2.100 dipendenti, era al 90% di proprietà del fondo di investimenti Greybull Capital e, dopo una prima ristrutturazione, nel 2015 aveva mostrato il primo bilancio in utile dopo anni di perdite. Ma il numero di passeggeri non aveva smesso di ridursi e la situazione finanziaria aveva già portato Monarch nel 2016 a un passo dal fallimento, quando il bilancio si era chiuso con una perdita di 291 milioni di sterline. Ieri la Civil Aviation Authority aveva concesso al gruppo un’estensione di 24 ore dell’operatività. Nella notte, però, l’annuncio dell’interruzione di tutti i servizi.

Secondo Blair Nimmo di KPMG, nominato amministratore della compagnia, il collasso di Monarch è il risultato di una “depressione dei prezzi” nel mercato delle tratte di breve percorrenza, insieme con i costi crescenti del carburante. La società ha invece detto che alla radice della crisi della compagnia ci sarebbero gli attacchi terroristici in Egitto e Tunisia e il collasso del mercato turco.