Politica

Legge elettorale, il dem Zanda: “Contrario alla norma M5s anti-Berlusconi: è ad personam”

Il capogruppo Pd al Senato ha detto che non sosterrà la proposta dei grillini che di fatto vieterebbe all'ex Cavaliere di essere capo politico di Forza Italia. Brunetta: "Meglio tardi che mai"

Il Pd non voterà l’emendamento M5s alla legge elettorale che impedirebbe ai condannati, e quindi a Silvio Berlusconi, di svolgere il ruolo di capo politico. A dirlo è il capogruppo dem al Senato Luigi Zanda: “Sono da sempre contrario”, ha dichiarato, “a norme rivolte in modo punitivo a un singolo, ad personam, a maggior ragione quando si tratta di un avversario politico”. La polemica era nata nelle scorse ore dopo la proposta grillina che aveva scatenato le polemiche degli azzurri: “Stalinisti”, avevano attaccato i parlamentari di Forza Italia.

Ora esulta il capogruppo Fi alla Camera Renato Brunetta: “Siamo soddisfatti della presa di posizione di Zanda in merito all’emendamento cosiddetto “anti-Berlusconi” del Movimento 5 Stelle. Fa piacere leggere una dichiarazione del presidente dei senatori del Partito democratico che si dice contrario a ‘norme rivolte in modo punitivo a un singolò. E’ un atto tardivo ma comunque apprezzabile, anche ricordando l’atteggiamento del Pd nei giorni dell’estromissione di Berlusconi dal Parlamento. Meglio tardi che mai”.