Cronaca

Migranti sgomberati a Roma: “Ora tavolo tra istituzioni. Casa famiglia proposta dal Comune? Sarebbe una prigione”

“Una soluzione per tutti”. A partire da un tavolo interistituzionale tra ministero, Regione Lazio e Comune di Roma. La richiesta ufficiale è stata presentata nel primo pomeriggio e protocollata ufficialmente presso la prefettura di Roma da una delegazione composta da un rappresentante dei rifugiati sgomberati da via Curtatone, Eyobe, una rappresentante degli sgomberati di Cinecittà ora accampati presso la chiesa dei SS. Apostoli a due passi da piazza Venezia, Aisha, e Margherita Grazioli dei Movimenti dell’abitare. “Ci hanno detto che un riscontro dovrebbe arrivare già nelle prossime ore”, dice Margherita Grazioli davanti alla prefettura. “Vogliamo un tetto per tutti e delle risposte”, spiegano. “Quello che ci hanno proposto non ha senso”, racconta Aisha. “Non voglio andare in una casa-famiglia: è una prigione per me e per i miei figli, e in più è disponibile per pochi mesi. E dopo? E il loro papà nel frattempo che fa? Resta per strada?”. I rifugiati di via Curtatone sono ancora accampati in piazza Madonna di Loreto, davanti all’altare della Patria di piazza Venezia.