Cronaca

Roma, il rifugiato eritreo sulle dichiarazioni di Di Maio: “Prima i romani? No, tutti”. In piazza il corteo antisgomberi

“Prima i romani? Veramente la sindaca Raggi deve aiutare tutti, romani e non”. E il commento di Abraham, un rifugiato eritreo, alle parole di Luigi Di Maio in difesa della sindaca Raggi, che “deve pensare prima di tutto ai romani”. Abraham vive a Bologna, ma oggi partecipa alla manifestazione di Roma in solidarietà con i rifugiati sgomberati da via Curtatone dopo i fatti di piazza Indipendenza. “Siamo tutti esseri umani. La legge per i rifugiati è scritta per tutti, anche gli italiani. Se viene un italiano a chiedere l’asilo politico in Eritrea io lo accolgo, non posso mica distinguere”. E racconta la sua esperienza: “Sono in Italia da otto anni, ma anche a Bologna è tutto uguale: le istituzioni, per noi rifugiati, non esistono”. Aisha, tunisina, sgomberata insieme a un’altra ottantina di nuclei famigliari da via Quintavalle a Cinecittà, dorme insieme agli altri da 17 giorni nella chiesa dei SS. Apostoli. “Prima i romani? Non mi fare rispondere”, si schernisce ridendo