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Usa, l’uragano Harvey verso il Texas: evacuate città e piattaforme petrolifere. Trump su Twitter: “Siate previdenti”

Il fenomeno da tropicale si è trasformato in una tempesta di categoria 2. Venerdì potrebbe raggiungere la 3. Con venti fino a 140 chilometri all’ora, si avvicina alla terra ferma. Migliaia di persone sono state costrette ad allontanarsi

La tempesta Harvey si è rafforzata fino a diventare un uragano, che attualmente si dirige verso il Texas. Il National Hurricane Center degli Stati Uniti ha indicato che il fenomeno tropicale è cresciuto d’intensità fino a raggiungere una delle categorie più alte. L’allerta è tale che il presidente Usa, Donald Trump, è intervenuto ricordando agli americani di essere previdenti: “Dal momento che l’uragano Harvey si sta rafforzando, ricordate di essere previdenti” ha twittato. Intanto per due contee del Texas è stata ordinata l’evacuazione obbligatoria in attesa dell’arrivo di Harvey, previsto tra venerdì sera e sabato notte.

Trump nel suo messaggio tweet ha indicato i link ai siti del National Hurricane Center e del dipartimento per la Sicurezza Interna con i consigli su come prepararsi per l’emergenza.
La portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders, ha riferito che il presidente Trump viene aggiornato costantemente sulla situazione.

Il fenomeno ha aumentato la propria forza trasformandosi in una tempesta di categoria 2 sulla scala Saffir-Simpson. I fenomeni di questa categoria, con venti che vanno da circa 155 a 175 chilometri orari, possono causare danni strutturali agli edifici. Al momento l’uragano si trova a circa 200 chilometri di distanza e avanza a 17 km/h verso Corpus Christi, città portuale capoluogo della contea di Nueces, in Texas, con venti fino a 140 chilometri all’ora. Si ritiene che potrebbe diventare un uragano di categoria 3, con venti superiori a 209 km/h. L’allerta uragano è stata emessa su un raggio di circa 500 chilometri di costa texana.

L’evacuazione dello Stato americano riguarda le città che sono dislocate lungo la costa del Golfo del Messico e le diverse piattaforme petroliferie presenti nell’area. “Per tutti quelli che ancora non lo hanno fatto, siete pregati di andare via”, ha avvertito il comune di Portland, città costiera di 17mila abitanti, seguito dal comune di Port Aransas, dove vivono circa 300mila persone. Gli scaffali dei negozi sono stati presi d’assalto e non sono previsti nuovi rifornimenti fino alla fine della prossima settimana. I servizi federali americani incaricati delle operazioni di soccorso hanno parlato di un “disastro molto serio”, lanciando un appello agli abitanti delle zone minacciate da inondazioni devastatrici ad evacuare immediatamente. Anche il gigante delle case-vacanza Airbnb si è messo al servizio delle persone sfollate aiutandole a trovare un posto in cui stare gratuitamente nei prossimi giorni.

Il distretto scolastico di Houston, il più grande del Texas, ha deciso di rinviare l’inizio delle lezioni previsto per lunedì 28 agosto, a causa dell’uragano Harvey che dovrebbe abbattersi sull’interno Stato e provocare pesanti piogge nei giorni a venire. Intanto, l’ospedale pediatrico della città costiera di Corpus Christi ha provveduto a trasportare in elicottero i malati in condizioni critiche, prevalentemente neonati prematuri, in un altro ospedale del Texas settentrionale, in previsione dell’uragano. L’ospedale Driscoll ha trasferito almeno 10 piccoli pazienti dalla sua unità intensiva neonatale all’ospedale pediatrico Cook di Fort Worth. Il responsabile dei trasferimenti del Cook Debbie Boudreaux ha spiegato che la decisione del Driscoll di spostare i neonati nell’entroterra  parte dal timore che le interruzioni di corrente possano mettere fuori uso i suoi ventilatori.

L’arrivo di Harvey sulla terra ferma rappresenta il primo caso dal 2008 quando Ike, di categoria 4, fece 21 vittime. Intanto, in via precauzionale, il governatore dello Stato, Greg Abbott, ha dichiarato lo stato di disastro in una trentina di contee.