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Olanda, annullato il concerto degli Allah-Las a Rotterdam: “Minaccia terroristica”

La decisione delle autorità è arrivata dopo il ritrovamento di un van con a bordo alcune bombole di gas nei pressi del Maassilo, luogo dove si sarebbe dovuto tenere lo spettacolo. La segnalazione è arrivata alle autorità olandesi dalla Spagna. Ma dopo l'interrogatorio è emerso che il guidatore, ubriaco, non ha alcun collegamento con gli attacchi di Barcellona. Giovedì un secondo arresto

Il locale era già pieno di gente, si attendeva solo che il concerto avesse inizio. Ma lo show non è mai cominciato. L’ombra del terrorismo si è allungata anche sui Paesi Bassi, a pochi giorni dall’attentato sulla Rambla che ha sconvolto Barcellona. Le autorità di Rotterdam hanno annullato il concerto di una band californiana, gli Allah-Las, per una minaccia terroristica. L’allarme arrivava dalla Spagna: le autorità olandesi hanno spiegato di aver ricevuto da Madrid informazioni sufficienti a giustificare la misura. Una fonte giudiziaria ha poi spiegato che la soffiata è il frutto di un’indagine condotta dalla Guardia civile spagnola che durava da tempo e non ha relazione diretta con gli attacchi in Catalogna. 

Il concerto doveva svolgersi nel club Maassilo, un ex silos che può contenere circa mille persone, a partire dalle 20.30. Il sindaco della città olandese, Ahmed Aboutaleb, nel corso di una conferenza stampa, ha spiegato che un furgone Renault Kangoo bianco con a bordo diverse bombole di gas era stato bloccato dalla polizia intorno alle 17.30 sul Mijnsheerenlaan, a circa 400 metri dal locale. Ma dopo l’interrogatorio è emerso che il guidatore, di nazionalità spagnola, era del tutto estraneo ai fatti. Se guidava in modo giudicato sospetto – “andava e veniva” dal Maassilo – è perché era ubriaco. Nelle prime ore di giovedì però la polizia olandese ha fatto un secondo arresto, nel sud del Paese.

La tv olandese ha trasmesso le immagini degli spettatori accompagnati fuori dagli agenti che indossavano giubbotti anti-proiettile. La polizia ha blindato l’area. La band rivelò un anno fa di aver ricevuto “critiche” da parte della comunità musulmana negli Stati Uniti e nel mondo per il loro nome. “Abbiamo scelto Allah perché volevamo una parola che avesse un che di sacro, ma non volevamo offendere nessuno”, aveva spiegato in un’intervista la Guardian il leader del gruppo Miles Michaud. “Quando riceviamo email di protesta rispondiamo e spieghiamo le nostre ragioni. Di solito ci capiscono e tutto si risolve”, aveva detto ancora. In passato, gli organizzatori di un loro concerto in Turchia avevano deciso di annullare l’esibizione proprio per via del nome della band. Che a Rotterdam avrebbe dovuto dividere il palco con un gruppo turco-olandese, gli Altin Gün.