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Robert Pattinson a Jimmy Kimmel: “Mi sono rifiutato di masturbare un cane in scena”. Poi nega: “Stavo solo scherzando”

Ospite di uno degli show televisivi più seguiti d'America, l'attore di Twilight ha raccontato un aneddoto imbarazzante sul suo ultimo film "Good Time". Ma dopo le polemiche e l'intervento della PETA ha negato...

Robert Pattinson, l’Edward Cullen della fortunata saga di Twilight, ha rivelato a Jimmy Kimmel, ospite del suo show su ABC, che durante le riprese del suo ultimo film “Good Time”, ha dovuto dire no a una bizzarra richiesta del regista. O almeno è quello che gli spettatori dello show avevano creduto, e con loro anche gli animalisti della PETA, che a stretto giro si erano complimentati con l’attore. La storia, in breve, è andata così: Pattinson ha detto in tv che avrebbe dovuto “masturbare un cane” e che si è rifiutato categoricamente di farlo, nonostante l’incitamento di registi e proprietario dell’animale. Bene, bravo, bis.

Peccato, però, che dopo le polemiche nate da questa dichiarazione pubblica e il comunicato di plauso della PETA, l’attore diventato famoso grazie al fascinoso vampiro nato dalla penna di Stephenie Meyer, si sia trovato costretto a rilasciare un comunicato ufficiale per mettere i puntini sulle i: “La storia che ho raccontato a Jimmy Kimmel ieri sera sembra aver preso una piega sbagliata. Quello che non si è capito è che doveva essere una battuta. Nessuno hai mai pensato che una cosa del genere possa davvero essere avvenuta sul set di Good Time. Siamo tutti grandi amanti degli animali e ovviamente non avremmo mai fatto nulla di male a un animale. Tutte le persone coinvolte in Good Time sono professionisti straordinari e si sono messi insieme per realizzare un film di cui sono estremamente orgoglioso. Mi sento imbarazzato per questo momento, stavo solo cercando di far ridere Jimmy”.

Tutto risolto? Nì, perché qualcuno insinua che il comunicato di Pattinson sia solo un tentativo di mettere una pezza a una gaffe, a un aneddoto che, se realmente accaduto, non doveva essere raccontato, soprattutto in tv, in uno degli show più seguiti d’America e proprio nel periodo di promozione del film.