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Barbara Weldens, morta folgorata sul palco la giovane cantante francese

La 35enne era sul palco di una chiesa del pittoresco villaggio di Goudron, nella regione del Lot, nel sud-ovest della Francia, quando si è improvvisamente accasciata al suolo, vittima di un arresto cardiaco. Le prime indiscrezioni riportate dalla BBC e da Le Monde parlano di una scarica elettrica che l’avrebbe folgorata

La cantante francese Barbara Weldens è morta durante una performance live in un festival dedicato a Leo Ferrè. La 35enne era sul palco di una chiesa del pittoresco villaggio di Goudron, nella regione del Lot, nel sud-ovest della Francia, quando si è improvvisamente accasciata al suolo, vittima di un arresto cardiaco. Le prime indiscrezioni riportate dalla BBC e da Le Monde parlano di una scarica elettrica che l’avrebbe folgorata, anche se la polizia locale non ha ancora confermato ufficialmente la causa di morte e la magistratura ha aperto un’inchiesta. Il fatto è accaduto attorno alla mezzanotte tra il 19 e 20 luglio 2017, quando le regioni del Sud Ovest della Francia erano in piena allerta temporali e burrasche, e mentre la Weldens stava suonando in trio acustico con un chitarrista e un pianista. La cantautrice francese era a metà di un lungo tour di promozione del suo primo e unico album La grand H de l’homme, tournée che avrebbe attraversato diversi paesi della Francia per poi concludersi in Belgio nel prossimo ottobre. Trapezista e giocoliera nel circo coi propri genitori, da adolescente ascoltando Jacques Brel trae ispirazione per cominciare a scrivere alcuni testi di poesia. Solo nel 2011 a trent’anni, e dopo un’esperienza da saltimbanco assieme ad un gruppo di artisti girovaghi in cui ha imparato a suonare chitarra e piano adattando le note ai suoi versi, Weldens inizia il percorso compositivo del bel disco d’esordio che vedrà la luce a febbraio 2017. Spesso ritratta scalza sul palco mentre si esibisce, i due brani (a mes flancs e Purple Room) di Le grand H de l’homme che online si possono ascoltare gratuitamente dimostrano una grinta e una passionalità non comuni nella gloriosa storia degli chansonnier francesi del novecento.