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R. Kelly e le “schiave del sesso”, rapper accusato da alcuni genitori: “Ragazze plagiate”

Secondo Buzzfeed il cantante, noto ai più in Italia per la hit "I Believe I Can Fly", avrebbe creato all'interno delle sue case di Chicago e Atlanta una sorta di harem con aspiranti artiste costrette a sottomettersi a lui fino al punto di chiedere il permesso per fare qualsiasi cosa, anche andare in bagno. La difesa tramite i legali: "Notizie false e diffamatorie"

Giovani donne plagiate e usate come “schiave del sesso“. Queste le accuse rivolte al pluripremiato cantante rap R. Kelly che, secondo quanto rivelato dal sito americano Buzzfeed, avrebbe creato all’interno delle sue case di Chicago e Atlanta una sorta di harem con diverse ragazze sue “schiave” anche sessuali.

Numerose sono le testimonianze raccolte al sito statunitense, che è riuscito a contattare i genitori delle giovani e gli ex collaboratori del cantante, ricostruendo in tal modo uno scenario inquietante. Le “babies” – come verrebbero chiamate in casa –  sono molto spesso aspiranti artiste costrette a sottomettersi al rapper fino al punto di chiedere il permesso per fare qualsiasi cosa, anche andare in bagno. Costanti sarebbero inoltre i rapporti sessuali sotto l’occhio di una videocamera. Stando sempre a Buzzfeed, le donne, “totalmente annullate”, sono state private del cellulare e non possono entrare in contato con nessuno, fatta eccezione di R. Kelly; sono controllate 24 ore su 24 e punite sia “verbalmente sia fisicamente” se non obbediscono.

Il cantante, che ha risposto alle accuse tramite il legale, ha dichiarato che si tratta di “notizie false e diffamatorie nei confronti di un artista che lavora 24 ore su 24 e adora i suoi fan”. Già alcuni anni fa, era stato accusato di girare film pedopornografici – accusa poi caduta – e nel 1994 aveva fatto scandalo il suo matrimonio con la cantante 15enne Aaliyah, spacciata per 18enne al momento delle firme e scomparsa sette anni dopo in un incidente aereo. Alcuni dei genitori intervistati hanno riferito di aver denunciato più volte la situazione alla polizia di Chicago e Atlanta, città in cui il cantante vive in alternanza. Ma le autorità non posso intervenire: le ragazze sono tutte maggiorenni e quindi vivrebbero con il rapper volontariamente.