Cronaca

Marylin Manson in concerto a Villafranca di Verona: gruppi di preghiera e petizione on-line per ‘esorcizzare’ il cantante

L'artista heavy metal si esibirà nel castello il 26 luglio. I cittadini insorgono: preghiere in comunità fino alla data del concerto e petizione on-line. "È satanista e fermo oppositore della Chiesa. Durante i suoi concerti è arrivato a bruciare la Bibbia", scrivono. Il sindaco: "Trovo aberranti certe prese di posizione contro questo cantante, contro l’amministrazione, da parte di persone che ritengono di essere paladini di verità"

Preghiere, rosari, veglie e una petizione on line già arrivata a oltre 2600 firme. Sono queste le ‘armi’ che un consistente gruppo non organizzato di cittadini di Villafranca di Verona ha messo in campo per ‘esorcizzare’ il cantante statunitense Marylin Manson, in concerto al castello scaligero il prossimo 26 luglio nell’ambito della rassegna di concerti estivi organizzata dalla società privata “Vertigo ed eventi”.

L’annunciata presenza di Manson – all’anagrafe Brian Hugh Warner, ma nel nome d’arte si rifà al serial killer satanista Charles Manson – ha scosso una parte della comunità del paese in provincia di Verona, soprattutto quella più vicina alla Chiesa e alla religione cattolica. Il 48enne cantante heavy metal americano è noto per le sue trasgressioni sul palco e per il suo look vagamente satanico. Nel corso dei suoi concerti Manson si spinge spesso in provocazioni molto scenografiche e anti-cristiane che arrivano fino all’incendio della Bibbia.

Tutto questo, che in larga parte per Manson non è altro che una trovata commerciale, ha scatenato l’indignazione di una parte dei villafranchesi che non sono rimasti passivi di fronte al suo annunciato arrivo in paese e si sono mobilitati in diversi modi. On line è attiva una petizione dal titolo inequivocabile “Manson: io non ci sto”, che ha raccolto 2650 firme fino a lunedì mattina. Nel testo, indirizzato al sindaco di Villafranca e a tutta la giunta comunale, i promotori della petizione descrivono Manson “un individuo che durante i suoi concerti è arrivato a bruciare – più volte – la Bibbia […] testo sacro assai importante per i cristiani […]. Bruciare tale libro per il suo valore è espressione di una grandissima bassezza morale e di una mancanza di rispetto per le altre persone che culmina nel disprezzo pubblico spettacolare (cioè solo per il gusto di dare spettacolo, di fare scena) della Bibbia”.

Il “Reverendo”, come si fa anche chiamare Manson dai fan in maniera dissacrante, ha in programma altri due concerti in Italia: a Roma il 25 luglio e a Torino in novembre, ma secondo i promotori della petizione il problema lo avrebbe soprattutto una realtà provinciale come quella di Villafranca: “Tale cantante, satanista e fermo oppositore della Chiesa, – si legge nel testo – terrà altri due concerti in Italia, a Roma e a Torino. Ora, la realtà romana, come quella torinese, è quella di una città cosmopolita, ma la realtà villafranchese è molto più ristretta (35mila abitanti comprese le frazioni, nda)”. Pertanto i sottoscrittori della petizione ritengono “molto pericolosa la presenza e, tanto più l’esibizione nel contesto villafranchese, dove, come ovunque ormai, i giovani in modo particolare si trovano proposto tale modello, mentre gli educatori faticano sempre più a dare un esempio positivo alle nuove generazioni”.

Con la petizione si intende, dunque, far sapere all’amministrazione di Villafranca che tale concerto va contro la volontà dei loro concittadini, almeno di una parte, e “soprattutto – si legge – contro la corretta educazione delle nuove generazioni”. Come detto, oltre alla petizione, sono stati messi in campo dai villafranchesi anti-Manson altri strumenti più spirituali. Il giorno del concerto un gruppo di loro si recherà a Verona per pregare in una comunità, mentre un altro gruppo di cittadini ogni venerdì, dal primo di luglio e fino alla data prevista per l’esibizione del cantante heavy metal, ha iniziato a riunirsi per recitare il rosario.

Il sindaco di Villafranca, Mario Faccioli, uno che viene dalla destra sociale e che ha vinto supportato da quattro liste civiche anche contro Forza Italia e la Lega, risponde chiaramente ai concittadini che gli hanno indirizzato la petizione: “Premetto – spiega – che il Comune non ha la responsabilità artistica per le scelte dei concerti, per i quali ci affidiamo a una società privata e seria. Concediamo loro il castello a pagamento e chiediamo che venga realizzato un cartellone di qualità, capace di portare gente a Villafranca. Credo che una società matura – precisa – debba rispettare tutti e non può farsi spaventare da questo signore. Personalmente ho profonde radici cristiane. Trovo aberranti certe prese di posizione contro questo cantante, contro l’amministrazione, da parte di persone che ritengono di essere paladini di verità, portatori di sante croci, che pregano per pioggia e tempesta, che raccolgono firme, che fanno sedute di preghiera. A tutte queste persone chiedo umilmente di porre attenzione a questi comportamenti. La mia fede non semina odio, non costruisce muri, non ha paura del diverso”.