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Antifascismo, Grillo: “Il Pd vuole colpire le opinioni e il M5s. Fascista è mettere la fiducia sul decreto banche Venete”

Il leader pentastellato che con un post sul blog replica alle polemiche nate attorno al ddl Antifascismo. In commissione Affari costituzionali alla Camera, i deputati pentastellati avevano definito come "liberticida" la legge che introduce il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista, provocando gli attacchi di Renzi

Una legge “scritta con i piedi“, che colpisce le opinioni e soprattutto il Movimento 5 Stelle. E questo perché Matteo Renzi punta a “fare delle leggi sul come la si pensa“, mentre l’unica cosa fascista è la fiducia che il governo metterà sul decreto banche Venete. Parola di Beppe Grillo, il leader del M5s che con un post sul blog replica alle polemiche nate attorno al ddl Antifascismo.

Appena ventiquattro ore fa in commissione Affari costituzionali alla Camera, i deputati pentastellati avevano definito come “liberticida” la legge che introduce il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista. Il provvedimento del dem Emanuele Fiano è stato discusso in Aula a Montecitorio e nelle prossime settimane dovrebbe essere votato. A rispondere alle critiche del M5s era arrivato dunque Renzi: “Liberticida era il fascismo non la legge sull’apologia di fascismo. Bisogna dirlo al M5s: era il fascismo liberticida. Almeno la storia”, ha detto il segretario del Pd. Da un leader all’altro, ecco quindi che oggi è Grillo a intervenire sulla questione.

“L’unico modo per colpire delle opinioni in Italia è coinvolgere il fascismo. La mano morta sulla democrazia di Renzi prosegue insinuando, non agendo apertamente, che inizia ad esserci bisogno di fare delle leggi sul come la si pensa. Leggi (per lo più immaginarie) che tinteggino loro, la sinistra frou frou, da progressisti e gli altri come oscuri conservatori. Cosa volete che sia avere dato la fine ai diritti dei cittadini, dei lavoratori e dei pensionati. Sono sicuri che gli italiani si lasceranno ancora ipnotizzare da un dibattito inutile su di una legge inutile”, scrive il leader pentastellato sul suo blog, in un post intitolato “fascismo a intermittenza“.

“Il loro nuovo schema mediatico è il fascismo a intermittenza- spiega Grillo – Quando i partiti e i media che gli strisciano attorno non sanno più come contrastare una posizione di buon senso del MoVimento 5 Stelle gridano al fascismo. Fino a qualche settimana fa, infatti, il MoVimento era fascista perché voleva accendere i fari sul comportamento delle Ong nel mar Mediterraneo. Poi contrordine compagni: la frase ‘chi critica la gestione dell’immigrazione e il ruolo delle Ong negli sbarchi in Italia va apostrofato come fascista’ contiene un errore di stampa e pertanto va letta: ‘chi critica la gestione dell’immigrazione e il ruolo delle Ong negli sbarchi in Italia è chiaramente un grande statista“. Il riferimento del fondatore del M5s è per il cambio di posizione dello stesso Renzi sull’immigrazione, certificato dalle anticipazioni del nuovo libro dell’ex premier. “Così il ministro Minniti, che ha rubato le nostre proposte senza applicarle, e Renzi, che ha fatto suoi gli slogan della Lega, sono diventati fascisti? Assolutamente no! Ora, scrivete compagni: ‘fascismo vuol dire non votare la legge scritta coi piedi di Fiano’, tanto gli italiani non se ne accorgeranno. Una vera legge antifascista dovrebbe colpire tutti gli assolutismi tramite la prevenzione: ma colpirebbe proprio loro, perché continuando a mentire sistematicamente ad un popolo stanno ponendo le fondamenta del fascismo o di qualunque altra reazione assolutista”.

Quindi Grillo conclude attaccando il governo e il decreto sulle banche venete. “Non sappiamo cosa vorrà dire domani essere fascisti, sappiamo cosa vuol dire oggi: il governo metterà la fiducia sul decreto banche per dare altri 17 miliardi di euro pubblici e salvare il culo dei banchieri mentre 10 milioni di italiani sono a rischio povertà e 250.000 emigrano ogni anno. Ma questo non è fascismo, è solidarietà”.