Diritti

Migranti, il Papa sostiene la campagna “Ero Straniero” di Caritas e Radicali per abolire la Bossi-Fini e dare diritto di voto

Il pontefice sostiene l'iniziativa di associazioni cattoliche, ma anche del partito guidato da Riccardo Magi: "Condividiamo l’obiettivo di scongiurare il rischio che nel nostro Paese prevalga il fronte dei muri"

Radicali e cattolici sposano la stessa battaglia in difesa dei migranti. Nell’udienza generale di martedì Papa Francesco ha espresso “sincero apprezzamento” per la campagna promossa da Radicali Italiani e Caritas: “Ero straniero-L’umanità che fa bene”, a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare per abolire e superare la legge Bossi-Fini. Bergoglio ha parlato in occasione della Giornata internazionale del Rifugiato, celebrata ieri in tutto il mondo. “Ringraziamo Papa Francesco per il forte segnale di attenzione che oggi ha voluto rivolgere alla campagna”, ha detto Riccardo Magi, segretario dei Radicali, ricordando il coinvolgimento di associazioni laiche e cattoliche per “investire su accoglienza e l’inclusione”.

La proposta di legge, sostenuta fra gli altri dalla Comunità di Sant’Egidio, dalle Acli e dalla Fondazione Migrantes, vuole introdurre canali regolari di ingresso per i lavoratori stranieri, un permesso di soggiorno “per comprovata integrazione” e il diritto di voto per chi ha un permesso di soggiorno di lungo periodo. Inoltre chiede l’abolizione del reato di clandestinità previsto ancora dalla Bossi-Fini, che Magi definisce “una manna dal cielo dei movimenti populisti che gongolano nella lotta tra poveri“. Anche alcune decine di sindaci hanno aderito alla campagna.

Magi, nell’esprimere gratitudine per il sostegno del Pontefice, ha ricordato la convergenza del mondo cattolico e degli “anticlericali Radicali” su alcune battaglie fondamentali, come nel ’79 contro la fame nel mondo e più recentemente la giustizia nelle carceri. “Oggi accade con l’immigrazione – prosegue Magi – di fronte a una politica che insegue disperatamente i sondaggi e gli algoritmi dei social network”. Nonostante le posizioni opposte in materia di libertà personali e fine vita “con Papa Francesco condividiamo l’obiettivo di scongiurare il rischio che nel nostro Paese prevalga il fronte dei muri, che alimenta un racconto fatto di paure e menzogne, aiutato da una legge che ha prodotto solo illegalità, clandestinità e sfruttamento”.