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M5s, Travaglio: “Alleanza con la Lega? Non credo. I 5 Stelle perderebbero tanti voti nel centro-sud”

“Lega e M5s? Non mi pare che siano d’accordo su molte cose”. Così a Dimartedì (La7) il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, esordisce nella sua risposta al conduttore Giovanni Floris che gli chiede cosa pensa di un’alleanza tra Salvini e Grillo. “La posizione sull’Europa? Se diamo retta ai leader politici, questa Europa non piace a nessuno” – osserva Travaglio – “L’uscita dall’euro? Il M5S ha detto che farà un referendum consultivo, ma non mi pare che ne parlino più. C’è poi soprattutto un problema per il M5S ad allearsi con la Lega. I 5 Stelle molto probabilmente avranno i 2/3 del nuovo parterre parlamentare proveniente dal centro-sud. Ve li vedete quelli eletti nel centro-sud che si alleano con la Lega di Salvini? I voti che guadagnerebbero con la Lega li perderebbero al loro interno”. Il direttore del Fatto spiega anche il motivo per cui si registra una grande fretta nel voler votare: “Hanno urgenza di andare alle urne per ragioni diverse l’uno dall’altro. Il M5S perché è ancora favorito dai sondaggi e teme che alla lunga la campagna elettorale lo sfiati. Renzi perché non vuole prendersi la responsabilità della legge finanziaria, che come tutte le finanziarie è impopolare, dovendo imporre dei sacrifici a qualcuno. Lui i sacrifici li vuole imporre quando ormai i voti li ha presi. Per Berlusconi la situazione, invece, non cambia. E’ mummificato lì adesso, come lo sarà tra un anno. E’ chiaro che non ha più l’aspirazione al piano A,” – continua – “cioè al ruolo di presidente del Consiglio da solo con un’alleanza sotto i suoi piedi. E quindi si accontenta del piano B, cioè di un sistema elettorale che non faccia vincere nessuno e che renda i suoi voti indispensabili a chi se lo vuole prendere. E chi è che si vuole prendere Berlusconi? Renzi, non ci sono altri. Dubito che l’altro polo, cioè il M5S, governerebbe con Berlusconi”. Travaglio cita una intervista allo scrittore Roberto Saviano su Il Fatto Quotidiano e sottolinea: “Pd e Forza Italia hanno lo stesso programma, vogliono le stesse cose, hanno appena votato insieme per la reintroduzione dei voucher dopo che li avevano cancellato per fregare i sindacati e il referendum. Ma perché non dovrebbero mettersi insieme?”