Tecnologia

Snapchat lancia gli occhiali Spectacles: quello che vedi diventa un video per l’app

Sembrano normali occhiali da sole e costano più o meno lo stesso. Si comprano ai distributori come bibite e snack. E promettono di essere il nuovo tormentone dell'estate

Postano sui social quello che vedono i nostri occhi: è la rivoluzione degli Spectacles, gli occhiali-telecamera lanciati qualche mese fa da Snapchat, popolare applicazione di messaggistica istantanea. Potrebbero essere il tormentone dell’estate, perché al contrario di altri gadget tecnologici, non serviranno cifre iperboliche e file interminabili per acquistarli: si troveranno per strada negli “Snapbot“, distributori di colore giallo che funzionano esattamente come quelli per bibite e snack.

Sembrano normali occhiali da sole e costano più o meno lo stesso, ma permettono di girare brevi video da 10 a 30 secondi (i famosi snap da cui prende il nome l’app) semplicemente toccando l’asticella laterale: neanche il disturbo di tirar fuori il cellulare dalla tasca e il video è già pronto per essere pubblicato su Snapchat. La registrazione è segnalata da una spia luminosa, sia all’interno sia all’esterno delle lenti: accortezza che dovrebbe mettere la società al riparo da polemiche sulla privacy che investirono i Google Glass al loro lancio sul mercato. Per ricaricare gli occhiali basta riporli nella custodia-batteria, che dovrebbe garantire un’intera giornata di utilizzo.

Gli Spectacles arrivano dagli Stati Uniti e sbarcano contemporaneamente nel Regno Unito, in Germania, Francia e Spagna. In Italia il primo distributore sarà installato a Venezia, ma ne sono già previsti altri nelle principali città. Gli occhiali si possono acquistare anche online, e costano circa 150 euro. La vera novità del prodotto è che il primo supporto “fisico” lanciato dalla Snap Inc, una delle tante compagnie che monetizza su prodotti virtuali: secondo indiscrezioni potrebbe investire anche nel settore dei droni.

La storia della società è una quella di una moderna Cenerentola digitale: creata nel 2011 in un dormitorio di Stanford da Evan Spiegel e Bobby Murphy, ha immediatamente dato filo da torcere alle altre app: in particolare Facebook, che voleva acquistarla nel 2013. Ma i creatori hanno rifiutato: da allora gli utenti non hanno fatto altro che crescere, attratti dai filtri spiritosi per modificare le foto e dalla possibilità di cancellare gli snap dopo pochi secondi. Lo stesso Zuckerberg (che fra le altre cose possiede anche Instagram e Whatsapp) ha spesso “copiato” qualcuna delle opzioni creative di Snapchat. Ora l’app è quotata a Wall Street, forte di 166 milioni di utenti attivi in tutto il mondo, di cui 55 milioni in Europa, per citare i dati del primo trimestre del 2017. Una comunità di utenti molto affezionati, che spendono in media mezz’ora al giorno giocando con la app: chissà cosa succederà ora che Snapchat si potrà comodamente indossare sul naso con un paio di occhiali.