Scienza

Bimbo condannato a sondino a vita salvato al Policlinico di Milano

Tomasino poteva essere nutrito solo con un sondino. Nato con una grave malformazione di esofago e trachea in Moldavia non gli avevano dato speranza. Invece grazie a due genitori tenaci il piccolo, che ora ha 18 mesi, è stato operato al Policlinico di Milano e ha potuto mangiare la sua prima pappa

Tomasino poteva essere nutrito solo con un sondino. Nato con una grave malformazione di esofago e trachea in Moldavia non gli avevano dato speranza: condannato a vita. Invece grazie a due genitori tenaci il piccolo, che ora ha 18 mesi, è stato operato al Policlinico di Milano e ha potuto mangiare la sua prima pappa. Il bimbo ha potuto affrontare l’intervento grazie a una raccolta fondi di Cieli Azzurri Onlus e a una donazione privata.

La malformazione che colpiva il bimbo, spiegano i sanitari, “gli ha sempre impedito di deglutire: non ha mai potuto essere allattato e nemmeno provare le prime pappe durante lo svezzamento. Per l’ospedale che lo ha seguito, in Moldavia, questa condizione era una condanna: per i medici non c’era nulla da fare, avrebbe mangiato così per tutta la vita, e sarebbe sempre stato esposto a pericolose infezioni”.

La mamma e papà di Tomasino, raccontano gli esperti, non si sono rassegnati alla prima diagnosi, e hanno cercato sul web una possibile soluzione, anche all’estero. È così che sono venuti in contatto con Ernesto Leva, direttore della Chirurgia Pediatrica del Policlinico di Milano. Dato però che la Moldavia non fa parte dell’Unione Europea, gestire il rimborso delle spese sanitarie sarebbe stato complicato: servivano almeno 15mila euro.

“L’intervento – spiega Leva – in Moldavia non poteva venir eseguito per mancanza di strutture in grado di effettuarlo. La nostra Unità operativa, al contrario, è uno dei Centri di riferimento nazionale ed europeo per casi così complessi, e questo ci rende il vero Policlinico Pediatrico di Milano nonché uno dei più importanti ospedali italiani in termini di ricerca clinica e cure per il bambino e per l’adulto”. Nei giorni scorsi Tomasino “è stato dimesso in ottime condizioni generali e ha iniziato, per la prima volta nella sua vita, a bere latte per bocca”. Oggi il piccolo, che è già tornato a casa, può vivere una vita uguale a quella di tutti i bambini, e a ricordo di questa esperienza avrà solo delle piccole cicatrici sul torace, unica traccia del delicato intervento.