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Usa, Putin: “Schizofrenia politica. Pronti a dare audio del colloquio Trump-Lavrov”

Il leader del Cremlino, nel corso della conferenza stampa col premier Gentiloni, interviene sulle polemiche che negli ultimi giorni hanno travolto il presidente Usa. E liquida come "stupidi" o "pericolosi" i politici americani che fomentano "sentimenti antirussi"

Nell’ultima puntata della telenovela della Casa Bianca, Donald Trump finisce di nuovo nei guai. Prima il Washington Post che parla di rivelazione di informazioni top secret a Mosca, poi il New York Times che sostiene come il presidente abbia voluto insabbiare il Russiagate. E Mosca osserva divertita. Negli Stati Uniti “si sta sviluppando una schizofrenia politica. Non posso spiegare altrimenti” la rivelazione legata a qualche segreto che Trump avrebbe “fornito a Lavrov“, ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando nella conferenza stampa congiunta col premier Paolo Gentiloni al termine del loro incontro a Sochi.

Il riferimento era all’incontro fra il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il tycoon alla Casa Bianca, nel corso del quale Trump avrebbe condiviso informazioni classificate relative allo Stato islamico. Ma il tono scherzoso di Putin nasconde contenuti pesanti. “Se l’amministrazione (americana, ndr) è d’accordo, se è interessata, noi forniremo al Senato la registrazione” dell’incontro fra Lavrov e Trump. “Naturalmente – ha puntualizzato – solo se l’amministrazione americana lo vorrà”. Poi attacca i politici americani che stanno soffiando su sentimenti anti-russi, liquidandoli come “pericolosi” e “stupidi”. “Solo gli americani devono essere chiamati a valutare il lavoro di Trump, ma bisogna prima consentirgli di lavorare normalmente”, ha affermato Putin. Che, però, ha rimbalzato la domanda diretta sull’incontro tra Lavrov e Trump. E ne ha approfittato per un siparietto. Ridendo, guardava il suo capo della diplomazia. E gli ha detto: “Dovrò fargli un appunto per non avermi rivelato le informazioni top secret” di quell’incontro alla Casa Bianca. Tutto mentre Lavrov ricambiava il sorriso.