Politica

Adinolfi: “Medjugorje giro di merda? Da Renzi frase ignobile”. “Omofobia? Non esiste, obesi più discriminati dei gay”

Filippica torrenziale del leader del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi, sulla giornata internazionale contro l’omofobia e sulla conversazione telefonica tra Matteo Renzi e il padre Tiziano. Ospite di Ecg Regione (Radio Cusano Campus) il pasionario cattolico stigmatizza innanzitutto le parole pronunciate dal segretario Pd all’indirizzo del padre, quando nella intercettazione pubblicata da Il Fatto Quotidiano invita il genitore a riferire ai magistrati tutto ciò che ricorda nell’interrogatorio del giorno dopo: “Renzi ha detto: ‘Non è più la questione della Madonnina e del giro di merda di Firenze per Medjugorje’. E’ una frase insultante e ignobile, dire che il popolo di Medjugorje è gente di merda è incredibile, è qualcosa di brutto e intollerabile“. Ma all’appunto dei conduttori, Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, che gli ricordano lo scetticismo di papa Francesco sulle apparizioni mariane di Medjugorje, risponde: “Ma il papa… io alle determinazioni della Chiesa mi piego e obbedisco. Sono l’ultimo dei peccatori. La vicenda Consip? Hanno vinto tutti: Marco Lillo, che fa l’eroe del giornalismo libero coi brogliacci che gli passa la Procura; la Procura che indaga Marco Lillo dopo avergli passato i brogliacci; Renzi, che sa di essere intercettato e fa la scenata al padre, intimandogli di dire la verità”. Adinolfi, infine, si pronuncia sul report presentato dall’Arcigay sull’omofobia: “Che cos’è l’omofobia? E’ la paura nei confronti degli omosessuali che si trasforma in qualcosa di violento. Ovviamente io non ho paura degli omosessuali e non sono in alcun modo violento nei loro confronti. Oggi Repubblica ci racconta questo mitologico rapporto dell’Arcigay. L’Italia non è omofoba, anzi è omofila. C’ha pure il governatore della Sicilia, Crocetta, dichiaratamente omosessuale. Ma dov’è l’omofobia? Se quella è omofobia, allora la rivendico. Quel rapporto dell’Arcigay è una cosa ridicola che va appallottolata e buttata nel cesso“. E aggiunge: “Provate a essere oggi un ragazzino obeso in un liceo. Secondo voi su chi si abbatte la discriminazione a scuola? Su una diciassettenne obesa o su una sua coetanea che si dichiara lesbica? Vengono più bersagliati gli obesi dei gay, questa è la realtà. In un liceo è più passibile di discriminazione il secchione over size rispetto al leaderino lgbt