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Vittorio Sgarbi nudo, seduto sul wc, parla al telefono con Buffon: così Le Iene festeggiano il suo 65esimo compleanno

Tra un reportage sui bambini siriani feriti dalle bombe e un paio di balletti dei conduttori, è andato in onda il servizio di Gaston Zama ovvero 24 ore passate insieme al celebre critico d’arte riassunte in venti minuti. Esperienza “mistica”, lontana parente del pedinamento casalingo di Enrico Lucci con Gianfranco Funari

Scorregge, chiappe al vento, pornostar vegane, sgrullate all’orinatoio (non di Duchamp). Le Iene celebrano così il 65esimo compleanno di Vittorio Sgarbi. Durante l’ultima puntata del programma di Italia 1, tra un reportage sui bambini siriani feriti dalle bombe e un paio di balletti dei conduttori, è andato in onda il servizio di Gaston Zama ovvero 24 ore passate insieme al celebre critico d’arte riassunte in venti minuti. Esperienza “mistica”, lontana parente del pedinamento casalingo di Enrico Lucci con Gianfranco Funari, che prende il via proprio nel gabinetto di Sgarbi, si prolunga tra opere d’arte e una mostra a lui dedicata con ospiti, e finisce ai tavoli di una cena in suo onore. Colonna sonora che ci è sembrata riecheggiare le note di Barry Lyndon, e risatine alla Benny Hill, per uno Vittorio completamente nudo che si alza da letto e si trascina a sedere scoperto fino al bagno. Sgarbi si sistema subito i capelli (e scopriamo che non usa il phon) poi si siede sul water ed è qui che inizia il vero momento clou del servizio delle Iene. Già perché il critico d’arte espletando le sue funzioni corporali emette squassanti peti e contemporaneamente, su invito di Zama, chiama l’amico Gigi Buffon. Quest’ultimo in viva voce lo ringrazia delle splendide “emozioni” che gli regala con le sue mostre (“presto andrò a quella di Trieste con Ilaria”) e il quadretto assume toni davvero trash. Buffon che sproloquia d’arte e Sgarbi che scorreggia. Difficile rimanere al passo di un’introduzione così esplosiva.

Ci provano con la descrizione dell’entourage sgarbiano, l’autista e tuttofare Guido, la stagista non stagista (“passiamo tempo amichevole insieme con lui e Guido”), e il codazzo di signore e signorine che lui abborda incurante di mariti e fidanzati al loro seguito, ma l’effetto è di forte compressione degli istinti, visto il precedente del protagonista sul cesso. Anche l’incontro/celebrazione a margine della mostra a lui dedicata, dove appare persino la scultura di uno Sgarbi mezzo busto con faccia da capra, che vede il litigio Morgan vs. Barbara Alberti, lui troppo adulatore di Sgarbi, lei sbuffante intenta a lamentarsi dell’adulazione, riesce a rimanere al passo del resto. La cena a cui partecipano Giuseppe Cruciani, Roberto D’Agostino, un ubriaco Vissani, un silente Farinetti, ma anche la pornostar Vittoria Risi (“non sono del tutto vegana perché mi piace il pesce”), scoperta a quanto pare da Sgarbi, non fa recuperare terreno al lavoro di Zama rispetto al folgorante inizio. Si chiude così con uno stanco Sgarbi che torna a letto oltre le tre, dopo essere stato in attesa di un collegamento di Matrix mai iniziato, e dopo che un po’ di ospiti sono passati a fargli visita in camera da letto: “Non vado mai a letto prima di quest’ora e la mattina mi sveglio alle 10. Tanto prima delle dieci non capita mai niente di importante, vero?”.