Cronaca

Roma, camper a fuoco. Uccise tre sorelle: due bimbe e una 20enne. Mattarella: “Crimine al di sotto del genere umano”

Nel veicolo abitava una famiglia rom composta da una decina di persone. La procura: "Incendio e omicidio volontari". In un video acquisito si vedrebbe una persona che lancia bottiglia incendiaria. "Una testimone: "Ho sentito un boato e ho pensato a una bomba. Poi mi sono affacciata alla finestra e ho visto le fiamme altissime". Al momento sembra esclusa la pista razziale

Si chiamavano Elizabeth, Francesca e Angelica le tre sorelle – di 4, 8 e 20 anni – morte nel rogo del camper bruciato nella notte a Roma, in zona Centocelle. Nel veicolo viveva una famiglia rom composta da una decina di persone. I genitori e gli altri fratelli sono riusciti a uscire in tempo dal camper o sono stati salvati dai vigili del fuoco, arrivati sul posto in pochi minuti. “Chiunque sia stato è un crimine orrendo. Quando si arriva a uccidere i bambini si è al di sotto del genere umano”. Bisogna “accertare i responsabili e condannarli severamente” dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Tre sorelle, di cui due bambine, uccise crudelmente a Roma. Torniamo umani. Giustizia e compassione contro odio e violenza” scrive su Twitter il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Anche Papa Francesco è stato molto colpito e ha voluto far giungere, fa sapere il Vaticano, il “suo conforto alla famiglia Halilovic, che ieri notte ha perso tre figlie nel incendio della loro roulotte nella periferia de Roma. Oggi pomeriggio l’Elemosiniere Mons. Krajewski si è recato in visita per portare un saluto e un aiuto concreto ai genitori e agli otto fratelli”.

La procura indaga per incendio doloso
Una volta in salvo, il padre e la madre delle tre vittime hanno cercato fino all’ultimo di tirarle fuori dal mezzo in fiamme, ma per loro non c’è stato sulla da fare. Sul posto sono intervenuti anche gli uomini della Squadra Mobile, della Digos e dei commissariati di Tor Pignattara e Prenestino. La Scientifica è al lavoro per accertare le cause dell’incendio: al momento non si esclude nessuna pista, neanche quella del gesto doloso. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo in cui si procede per il reato di incendio doloso e omicidio volontario. Gli investigatori hanno trovato tracce di liquido infiammabile all’esterno del camper. Sarà l’autopsia, disposta dagli inquirenti, a stabilire nuovi dettagli utili a chi indaga. Secondo la Repubblica la procura ha acquisito un video in cui si vede una persona lanciare una bottiglia incendiaria verso la parte anteriore del camper e poi scappare via. Sul posto sarebbero stato recuperato anche il tappo della molotov artigianale. Sembrerebbe essere esclusa al momento la pista razziale. L’ipotesi più accreditata, anche alla luce di testimonianze, è quella di una vendetta maturata in ambienti nomadi. 

Una testimone: “Ho sentito un boato e poi urlare”
“Ho sentito un boato e ho pensato a una bomba. Poi mi sono affacciata alla finestra e ho visto le fiamme altissime”. È il racconto di Amelia, una residente di un palazzo di via Giardino Cassandrino, a pochi metri dal parcheggio dove si trovava il camper distrutto dall’incendio. “Non ho più dormito – ha aggiunto – sentivo urlare. Inizialmente ho pensato a qualche ragazzo che aveva dato fuoco alle auto. Quel camper lo avevo visto diverse volte, era lì all’angolo da settimane, forse mesi”. Il padre e la madre delle vittime ha raccontato di aver ricevuto minacce anche recenti. Del camper resta solo lo scheletro incenerito in cui si intravede un piccolo triciclo rosa. A pochi metri, appoggiate a un palo, tre rose rosse lasciate da un cittadino che abita nella zona, con un biglietto semplice: “Mi unisco al dolore della famiglia“. Anche la sindaca Virginia Raggi si è recata sul posto per un sopralluogo. “Siamo sotto choc”, rispondono alcuni nomadi presenti sul luogo che non vogliono essere avvicinate dai cronisti.  

I residenti: “Furti continui, c’è intolleranza”
“Furti continui in appartamenti in all’interno di auto in sosta”. A raccontarlo alcuni residenti della zona “La rottura dei vetri e i furti nelle macchine in particolare a via Romolo Balzani sono all’ordine del giorno – racconta un uomo che dice di chiamarsi Aniello -. La zona è piena di immondizia e i nomadi rovistano all’interno dei cassonetti. Certo, dispiace per quello che è successo, ma c’è intolleranza tra la gente. Qui dietro c’è anche il campo di via dei Gordiani”. Venerdì sera a via Romolo Balzani è andato a fuoco un altro camper per fortuna vuoto. “Quei nomadi parcheggiavano di solito vicino a villa de Santis. Vivevano qui intorno, li vedevamo spesso” racconta un residente quartiere. Un cliente del centro commerciale, Massimiliano, ricorda di aver visto la famiglia qualche giorno fa. “Era lunedì pomeriggio – ricorda – i bambini giocavano sul piazzale davanti al camper”.

“L’amministrazione capitolina esprime il più profondo cordoglio per la tragedia avvenuta questa notte nella Capitale dove hanno perso la vita tre sorelle. La morte di una ragazza e di due bambine è un dolore per tutta la città” ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi che stamattina è stata sul luogo dell’incendio.