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Francia, l’ex premier Valls non sarà candidato con Macron. En Marche: “Non abbiamo la vocazione al riciclaggio”

L’ex primo ministro socialista non soddisfa "fino ad oggi" le condizioni per la sua candidatura alle legislative con il movimento del neo presidente francese, fa sapere il presidente della Commissione investiture del nuovo partito, Jean-Paul Delevoye. Nel frattempo il Partito socialista avvia le procedure per espellerlo

Niente da fare. Manuel Valls non sarà candidato con En Marche. L’ex primo ministro socialista non soddisfa “fino ad oggi” le condizioni per la sua candidatura alle legislative con il movimento del neo presidente francese Emmanuel Macron. Ad annunciarlo, come riportano i media francesi, è stato il presidente della Commissione investiture del nuovo partito, Jean-Paul Delevoye,

“Al momento la richiesta di investitura di Manuel Valls non soddisfa i criteri per l’accettazione da parte di En Marche”, ha detto Delevoye, ricordando di avere “già indicato un candidato per la circoscrizione dell’Essonne“. Il movimento “non ha la vocazione al riciclaggio. Abbiamo invece vocazione a costruire una nuova offerta politica per i cittadini”, ha aggiunto.

La lista completa dei candidati investiti per la République en Marche! sarà annunciata domani. A proporsi come candidato del movimento di Macron per le elezioni dell’11 e 18 giugno era stato lo stesso Valls. Anzi per la verità l’ex premier aveva addirittura annunciato alla radio Rtl di essere “candidato della maggioranza presidenziale”. Un salto sul carro del vincitore in piena regola che però ha trovato le porte chiuse di En Marche. E per l’ex premier adesso oltre al danno arriva anche la beffa. Il Partito socialista francese  ha reso noto di aver avviato una procedura di espulsione nei suoi confronti. “Una procedura è in corso, Manuel Valls è stato deferito davanti alla commissione dei conflitti”, ha annunciato il segretario, Jean-Christophe Cambadelis.  “Nel Ps non è come nel Front National, a En Marche! o alla France insoumise – ha aggiunto – non è il capo che decide chi espellere. Ci sono delle procedure”. Valls, che si era dimesso da premier per candidarsi alle primarie presidenziali dei socialisti (dove era stato battuto da Benoit Hamon), ieri aveva definito “morto” il Partito socialista.