Politica

Caso firme false Palermo, anche l’imputata Mannino si autosospende dal gruppo M5s alla Camera

La deputata ha deciso di seguire l'esempio dei due colleghi (Nuti e Di Vita) che, dopo aver ricevuto la richiesta di rinvio a giudizio come lei, hanno scelto di allontanarsi autonomamente dai colleghi e non aspettare la decisione dell'assemblea

Restava solo lei a dover prendere una decisione e oggi, alla vigilia dell’assemblea dei parlamentari che avrebbe dovuto decidere sulla sua sorte, ha sciolto le riserve. La deputata Claudia Mannino si è autosospesa dal gruppo a Montecitorio. Dopo essere rimasta coinvolta nel caso delle firme false a Palermo era stata sospesa insieme ai colleghi Riccardo Nuti e Giulia Di Vita. Nei giorni scorsi Beppe Grillo, alla notizia che i tre avevano ricevuto una richiesta di rinvio a giudizio, aveva sollecitato nuove sanzioni e quindi una presa di posizione dei colleghi parlamentari. I tre, con tempi diversi, hanno deciso di allontanarsi autonomamente.

“Ho riflettuto a lungo”, ha scritto su Facebook Mannino, che è anche segretaria di presidenza alla Camera, “ed ho deciso, in linea con i miei colleghi Nuti e Di Vita, di dare seguito alla sospensione dal gruppo parlamentare e quindi passare al gruppo Misto sino allo scadere del provvedimento di sospensione stabilito dai Probiviri fissato il 28 maggio. È una scelta dolorosa ma necessaria. Mi piace pensare che il mio gruppo in un momento tanto delicato dell’agenda parlamentare non debba che concentrarsi sul lavoro politico. Confidando ampiamente nell’operato della magistratura, resto in fiduciosa attesa delle determinazioni della stessa”.