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Usa, Trump vara l’Electronics ban: stop a laptop e tablet in cabina per chi vola da 8 Paesi islamici. E l’Uk segue la Casa bianca

Da oggi ai passeggeri dei voli provenienti da nove scali di Africa e Asia e diretti negli Stati Uniti sarà consentito di portare con sé solamente il telefono cellulare. Le compagnie aeree hanno 96 ore per uniformarsi alle nuove regole. La prima a recepire le nuove regole varate dall'amministrazione Trump è la Turkish Airlines, ma il governo di Ankara critica la misura. Anche Londra introduce la misura varata da Washington

Donald Trump dichiara guerra ai tablet e ai computer portatili, ma solo quelli che si trovano sugli aerei provenienti da alcuni paesi africani e del Medio Oriente. Da oggi, infatti, ai passeggeri a bordo dei voli che da 8 Paesi islamici sono diretti negli Stati Uniti sarà consentito di portare con in cabina solamente il telefono cellulare. Tutti gli altri dispositivi elettronici (tablet, laptop, videogiochi più grandi di un cellulare) dovranno essere imbarcati nella stiva. Uno strappo alla regola sarà fatto solo per le apparecchiature di tipo medico. Sono queste le nuove disposizioni varate dall’Amministrazione Trump, che entreranno in vigore dalle 3 del mattino (ora di Washington).

Le compagnie aeree con voli diretti negli Usa hanno 96 ore per uniformarsi alle nuove regole. La misura colpisce nove aeroporti in otto paesi dell’Africa e dell’Asia: quello di Amman, in Giordania, Il Cairo, in Egitto, Istanbul, in Turchia, Gedda e Riyad, in Arabia Saudita, Kuwait City, Casablanca, in Marocco, Doha, Dubai e Abu Dhabi, negli Emirati Arabi. Le nuove norme riguardano solo le compagnie aeree straniere e non quelle statunitensi. Le autorità Usa, come racconta il New York Times, non hanno specificato per quanto tempo il provvedimento rimarrà in vigore o se in futuro verranno aggiunti alla lista altri aeroporti.

E dopo Washington anche il Regno Unito è pronto a introdurre il divieto di portare alcuni dispositivi elettronici a bordo di voli provenienti da alcuni Paesi mediorientali e africani. Lo ha annunciato Downing Street. Le compagnie aeree interessate stanno ricevendo notifica del provvedimento. Restrizioni simili, potrebbero essere introdotte presto anche dal Canada. “Stiamo valutando le informazioni che ci sono state fornite”, ha detto a riguardo il ministro canadese dei Trasporti Marc Garneau, pur specificando che al momento “non ci sono ancora tempi precisi. Ma stiamo lavorando speditamente”.

Secondo il Dipartimento americano per la Sicurezza interna l’Electronics ban – come è stato subito ribattezzato non è dovuto a specifiche minacce di un imminente attentato, ma serve a colmare le falle di sicurezza negli aeroporti stranieri oggetto del bando. All’origine del provvedimento, discusso dal Congresso per diverse settimane, sembra esserci un incidente a bordo di un aereo in partenza da Mogadiscio avvenuto nel febbraio 2016, quando un uomo si è fatto esplodere poco dopo il decollo grazie a una bomba nascosta nel suo computer portatile. Fortunatamente il pilota è riuscito a riportare l’aereo a terra: l’esplosione ha causato la morte del solo attentatore, ma se l’esplosione fosse avvenuta in alta quota – hanno spiegato gli esperti – l’aeromobile sarebbe andato completamente distrutto. L’attentato fu poi rivendicato dal gruppo armato Al-Shabaab, legato ad Al-Qaeda, ed è stato questo a mettere in allerta i funzionari del Dhs.

La prima compagnia aerea a recepire l’Electronics ban, è stata la Turkish Airlines. “A seguito delle ultime notifiche ricevute dalle autorità competenti – si legge in una nota della compagnia di bandiera di Ankara – qualsiasi apparecchio elettronico più grande di un telefono cellulare o di uno smartphone, ad eccezione delle apparecchiature di tipo medico, non potrà essere portato a bordo dei nostri aerei diretti negli Usa”. Il governo turco, invece, ha criticato la misura imposta da Washington. “Noi diciamo che è necessario rivederla o alleggerirla” ha dichiarato il ministro turco dei Trasporti, Ahmet Arslan, parlando in tv.  “Non è una buona decisione per il nostro Paese e non lo è nemmeno per gli Stati Uniti”, ha aggiunto il ministro, spiegando che “non si può” paragonare l’aeroporto Ataturk di Istanbul con “gli aeroporti di altri Paesi. Per quanto riguarda questo problema (il terrorismo, ndr), abbiamo preso tutte le misure di sicurezza. La nostra preoccupazione è che questo potrebbe far diminuire il comfort dei passeggeri, così come il loro numero”.

Anche la Royal Jordanian Airlines sembra intenzionata non solo a fare suo l’Electronics ban di Washington, ma ad andare anche oltre. Secondo quanto riferisce la Bbc, in un tweet la compagnia di bandiera giordana avrebbe vietato ai passeggeri in partenza o di ritorno dall’America del nord il trasporto di iPad, laptop e altri congegni elettronici, ad eccezione degli smartphone. Il tweet, secondo quanto afferma la Bbc, è stato poi cancellato. Sul profilo delle Jordanian Airlines, al momento si può trovare solo un sintetico messaggio: “Presto ulteriori aggiornamenti sull’Electronics ban“.