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L’ex moglie di Gabriele Muccino a L’Arena di Giletti: “Una volta mi ruppe anche un dente, allora capii che dovevo andare via”

Elena Majoni sceglie il contenitore pomeridiano di RaiUno per raccontare la sua storia con il regista: "Ricordo solo uno schiaffo, mentre ero al telefono con mia madre, poi il fischio forte che sentivo nell’orecchio, sono andata al pronto soccorso dove mi hanno riscontrato una lacerazione della membrana timpanica"

Elena Majoni, ex moglie di Gabriele Muccino, racconta per la prima volta la relazione con il regista e lo fa in tv, a L’Arena di Massimo Giletti. L’odissea della signora Majoni è giunta alla fine dopo dieci anni di causa presso il Tribunale di Bologna con l’affido esclusivo del figlio avuto nel 2003 con il cineasta romano.

Majoni sceglie il contenitore pomeridiano di RaiUno per raccontare la difficile storia con il regista de L’Ultimo Bacio: “Ricordo solo uno schiaffo, mentre ero al telefono con mia madre, poi il fischio forte che sentivo nell’’orecchio, sono andata al pronto soccorso dove mi hanno riscontrato una lacerazione della membrana timpanica“, racconta la donna a Massimo Giletti e aggiunge di non aver parlato per anni della storia con Muccino “perché sarebbe stata la parola di una persona normale contro quella di un grande regista come lui e temevo che avrei solo alimentato i pettegolezzi”. “Lo coprivo perché lui aveva un atteggiamento estremo che andava dal “mi dispiace, non so quello che ho fatto” a “tu non sei sensibile, non capisci la mia sofferenza”. Lui era già diventato famoso e dire questa cosa avrebbe creato clamore – aggiunge – e poi quando ti innamori tendi a giustificare”.

“Ci furono altri episodi e decisi di andare via. Una volta mi ha preso per la mascella urlandomi di dirgli che lo amavo, mi ruppe anche un dente nell’afferrarmi, allora capii che dovevo andare via, anche per nostro figlio“, aggiunge, senza dimenticare di parlare del primo processo nel quale Silvio Muccino, fratello del regista, fu chiamato a testimoniare: “Silvio lo avevo chiamato io come testimone perché sapeva la verità e quando ha mentito è stata dura perché non me l’aspettavo. È stata una doppia ferita ma conoscevo le dinamiche familiari dei Muccino, e lui ha deciso di difendere suo fratello come io, per anni, ho difeso mio marito”. La testimonianza di Silvio Muccino fu decisiva per l’archiviazione del processo a carico di Gabriele Muccino. Anni dopo Muccino junior ritrattò pubblicamente quella testimonianza scusandosi con l’ex cognata e dichiarando di aver mentito in tribunale. Alla fine dell’intervista Majoni si rivolge alle donne: “Parlate, e se non avete il coraggio di dire tutto alle autorità, parlate con qualcun altro che possa aiutarvi”.