Cronaca

Monza, è tornata in Italia la bimba rapita cinque anni fa dal padre siriano

La piccola di 7 anni era stata rapita nel dicembre 2011 dal padre siriano che da Vimercate l’aveva portata con sé ad Aleppo. Nelle telefonate con la ex moglie chiedeva denaro per restituirle la figlia. Nel novembre 2016 l'uomo è stato arresto in Turchia: da quel momento è partita la ricerca della bimba

Emma è tornata dalla sua mamma. La bimba di 7 anni, rapita cinque anni fa dal padre siriano che da Vimercate l’aveva portata con sé ad Aleppo, è atterrata venerdì pomeriggio all’aeroporto di Milano Malpensa con un volo proveniente da Istanbul. Ad attenderla c’era la madre, Alice Rossini, che da quando la piccola aveva appena due anni ha potuto vederla solo in qualche fotografia o breve video.

Emma Houda Kharat, nata nel marzo 2010, è stata portata via dal padre Mohamed Kharat nel dicembre del 2011, strappandola dalla casa dove la piccola viveva con la madre a Vimercate, vicino Monza. La donna aveva deciso di lasciare il marito e lui per vendetta, come le dirà più volte al telefono, aveva deciso di rapire “la cosa che ti è più cara”. Kharat, come ricostruito dagli inquirenti, era riuscito poi a espatriare grazie alla complicità di una donna che si era spacciata per la madre di Emma.

Con la figlia era così riuscito a raggiungere la Siria, senza che la madre avesse più notizie di entrambi. Secondo il racconto della donna, Kharat le avrebbe poi telefonato almeno due volte, avanzando richieste economiche in cambio della piccola Emma e passandogliela al telefono solo per pochi secondi. Alice Rossini era poi volata al confine tra Siria e Turchia, con l’aiuto della trasmissione televisiva Le Iene, a fine settembre 2014. Lì aveva avuto l’ultimo contatto, solo telefonico, con l’ex marito che, anche in quell’occasione, le aveva chiesto 300mila euro per restituire la figlia.

Da allora ogni contatto era stato interrotto. Nel frattempo il siriano è stato condannato prima in Tribunale a Monza, quindi in Appello a Milano, a dieci anni in contumacia per sequestro di persona e sottrazione di minore. Per Kharat erano stati emessi sia il mandato di arresto europeo, che il mandato di cattura internazionale. Poi l’arresto in Turchia nel novembre 2016 e l’arrivo a febbraio in Italia, dove è detenuto nel carcere di Rebibbia.

Da quel momento gli uomini dello Scip (Servizio per la cooperazione di Polizia) si sono attivati con gli omologhi turchi per rintracciare la bambina, riuscendo a trovarla in Siria: ” Seppure in territorio di guerra, la piccola è stata rintracciata e al confine turco-siriano è stata presa in consegna dalla Polizia di Stato italiana”, ha spiegato il direttore dello Scip Gennaro Capoluongo.  E proprio sulle spalle di un poliziotto Emma è atterrata a Malpensa e ha potuto riabbracciare dopo cinque anni la sua mamma.