Diritti

Suicidio assistito, la moglie del malato di tumore: “Siamo arrabbiati. Anche mio marito voleva morire in Italia”

“Sono dei pellegrinaggi crudeli. Siamo arrabbiatissimi, mio marito avrebbe voluto morire a casa”. Lo dice Emanuela Di Sanzo, moglie di Gianni, un malato di tumore, nell’albergo vicino alla clinica Dignitas, a Plaffikon, in Svizzera, la stessa dove è morto Dj Fabo. Il marito della donna si lascerà morire dopo l’ultimo colloquio previsto con il medico della struttura. “Siamo stati costretti a venire in Svizzera – aggiunge – perché in Italia la legge è ferma in Parlamento. Mio marito soffre moltissimo, non mangia più, non parla più. Ma è una persona molto razionale, equilibrata, sa quello che vuole. Ha fatto tutto lui, ha preso i contatti e ha preparato i documenti. Si è ricordato di un servizio trasmesso dalla tv qualche anno fa”.