Lavoro & Precari

Fca, criticare l’azienda si può, anche via mail. La Cassazione dà ragione all’impiegato licenziato

“È una sentenza che sancisce la libertà di critica verso il proprio datore di lavoro, una libertà sancita dalla nostra Costituzione”. Con queste parole, l’impiegato e sindacalista Fiom Pino Capozzi ha commentato la sentenza della Cassazione che boccia i ricorsi della Fca. Nel 2010 l’azienda lo aveva licenziato in quanto “colpevole” di aver inviato una mail critica nei confronti delle politiche aziendali: “Il licenziamento è avvenuto pochi giorni dei licenziamenti di Melfi. Siamo stati puniti non tanto per i fatti che ci venivano contestati, ma per la tessera (della Fiom) che avevo in tasca”. Fin dalla prima sentenza, i tribunali gli avevano dato ragione. Capozzi era stato reintegrato nell’ottobre 2010, ma la FCA aveva presentato numerosi ricorsi. Per sei anni e mezzo, ben sette tribunali si sono espressi sull’argomento dando sempre ragione a Capozzi: “Sergio Marchionne mi aveva avvertito che sarebbero andati fino in fondo a questa vicenda. Fino in fondo ci sono arrivati ma l’esito finale è stato diverso da quello che si aspettava”.’