Cronaca

Rissa al palio di Siena, conclusione indagini per 69 contradaioli. Il sindaco ai magistrati: “Siate clementi”

Avviso di conclusione indagini per 69 contradaioli di Siena per gli scontri avvenuti dopo il Palio del 17 agosto 2015. I reati ipotizzati dalla procura di Siena sono rissa e rissa aggravata in concorso. La notifica dell’avviso ex articolo 415 bis del codice di procedura penale è in corso, secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, nei confronti di contradaioli di Valdimontone, Nicchio, Torre e Onda che si sarebbero fronteggiati e poi anche scontrati in piazza del Campo. Le indagini sono state condotte dalla procura insieme alla polizia di Siena, che hanno visionato tra l’altro i filmati degli scontri. Nel corso dell’inchiesta ascoltati decine di contradaioli.

“E’ evidente che certi comportamenti risultino incomprensibili fuori dal mondo del Palio di Siena, oggi molto più di ieri, specialmente se veicolati dalla rete con video che assommano più di un milione di visualizzazioni. E’ una realtà nuova, ma con la quale dobbiamo necessariamente imparare a fare i conti. Detto questo, i fronteggiamenti a mani nude nel Palio vanno inquadrati in tale contesto. Auspico che i magistrati tengano conto della nostra storia pur nel quadro del rispetto delle leggi dello Stato e mi attiverò chiedendo anche la collaborazione al Magistrato delle Contrade per rappresentare al meglio le nostre tradizioni e la nostra volontà di preservare l’integrità del Palio”. E’ quanto afferma il sindaco di Siena Bruno Valentini in merito all’avviso di chiusura indagine per 69 contradaioli.
“Il Palio è una festa con una storia secolare e una forte capacità di autoregolamentazione – afferma Valentini -. Come ho detto in più occasioni, quando sappiamo adeguare le regole alle diverse esigenze che il cambiamento dei tempi ci impone non abbiamo niente da temere. Lo abbiamo dimostrato con la tutela dei cavalli e in tante altre occasioni. E’ evidente che certi comportamenti risultino incomprensibili fuori dal nostro mondo, oggi molto più di ieri”. La “nostra capacità di autoregolamentare la Festa – conclude – si è sempre saputa misurare con il cambiamento dei tempi, dobbiamo essere capaci di farlo anche questa volta. E’ importante che i contradaioli coinvolti sappiano che non saranno lasciati soli”.