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Assessore M5s patteggia, si dimette a novembre ma il sindaco lo blocca. E oggi dice: “Nuovo codice etico mi dà ragione”

E' successo a Noicattaro, in provincia di Bari, dove il primo cittadino Vincenzo Innamorato - pur essendo a conoscenza del fatto contestato - a fine 2016 ha deciso di non accettare il passo indietro del responsabile dello Sviluppo territoriale Vito Santamaria, che è anche indagato per falso. Nel frattempo è arrivato il nuovo codice etico dei grillini e oggi l'amministratore comunale spiega a Repubblica: "Io sono d'accordo da sempre su questa linea e per questo ho confermato il mio assessore". Dal 14 dicembre, però, c'è una procedura M5s nei suoi confronti

“La scelta autonoma del sindaco di Noicattaro di reintegrare il suo assessore allo Sviluppo territoriale è oggetto di procedura aperta dal MoVimento 5 Stelle in data 14 dicembre. Procedura di cui il sindaco è a conoscenza. Presto sarà comunicata la decisione del MoVimento 5 Stelle“. E’ questa la presa di posizione ufficiale del blog di Beppe Grillo in merito alla vicenda – riportata da Repubblica – del reintegro dell’assessore Vito Santamaria ad opera di Raimondo Innamorato, sindaco grillino di Noicattaro, comune di 27mila anime in provincia di Bari. La vicenda è ingarbugliata. L’assessore Santamaria, a leggere quanto riporta il quotidiano romano, in passato ha patteggiato una condanna per crollo colposo e nel 2014, quando il suo nome era in ballo per una docenza in una scuola nel Bergamasco, ha omesso questo particolare quando si è trattato di compilare l’autocertificazione propedeutica alla nomina. In seguito Santamaria è stato trasferito in un’altra scuola: il nuovo preside si è reso conto dell’inghippo, ha annullato il contratto e denunciato Santamaria. Indagine aperta e, nei mesi scorsi, iscrizione di Santamaria nel registro degli indagati. L’ipotesi di reato è falso. Ricevuto l’avviso di garanzia, Santamaria si è dimesso il 9 novembre scorso. Il sindaco Innamorato, tuttavia, ha deciso di respingere le dimissioni.

Quando? Non è possibile datarlo con esattezza. Di certo Innamorato l’11 novembre scorso, quindi a due giorni dalle dimissioni del suo assessore, ha motivato la sua decisione parlando con un portale web locale: “Santamaria mi aveva informato della questione prima che diventasse assessore, tanto è vero che nell’autocertificazione allegata al decreto di nomina c’è una postilla, dove Santamaria ha dichiarato di essere stato coinvolto in una indagine per crollo colposo di un fabbricato civile – ha ammesso il sindaco a Noicattaroweb – In questa indagine Santamaria ha patteggiato. Patteggiamento quindi, cioè una applicazione di una sentenza, richiesta dalle parti, che si estingue non avendo reiterato il reato nei cinque anni successivi. Ergo, se il reato era estinto, Santamaria poteva fare l’assessore”. Decisione autonoma del sindaco, quindi, nei cui confronti – come emerge dalla nota del M5s – il 14 dicembre scorso è stata aperta una procedura. Innamorato ne è a conoscenza ed è in attesa della decisione del Movimento.

Nel frattempo, però, ecco il nuovo codice etico del Movimento 5 stelle. Che, come sostenuto oggi da Innamorato sulle pagine di Repubblica, seppur a un mese dai fatti gli offre una sponda: “Al punto quattro, al secondo e terzo rigo: sono incompatibili non tutti i condannati, ma soltanto chi si è macchiato di un reato con dolo” ha spiegato il primo cittadino di Noicattaro. Che poi ha aggiunto: “Io sono d’accordo da sempre su questa linea e per questo ho confermato il mio assessore“. Una conferma, però, che è arrivata con mesi di anticipo rispetto al varo del codice etico. Per Repubblica è una prima riabilitazione nel M5s, ma in tal caso si dà per scontata un’applicazione reatroattiva del codice etico. In attesa della decisione del Movimento 5 Stelle e di capire se si tratterà o meno di riabilitazione, Vincenzo Innamorato ha ribadito il concetto: “Le nuove norme, che non so se sono garantiste ma sicuramente di buon senso, ci danno ragione. Non si può privare una comunità di una professionalità come quella di Santamaria per una sciocchezza“.