Attualità

Guido Meda contro un ristoratore valdostano: “Mi fai sentire un bancomat ambulante”. Poi la pace: “Solo uno scazzettino”

A dare manforte alle critiche di Meda sul servizio di un ristorante di La Thuile è stata l’ex slalomista italiana, Lara Magoni, ora consigliere regionale della Lombardia: “Purtroppo il 17 (dicembre ndr) sono salita a Courmayeur ed ho percepito la tua stessa sensazione". “Noi trattiamo tutti i clienti allo stesso modo, dall’operaio al miliardario”, spiega il proprietario de Les Granges, Claudio Giacchetto, al FQMgazine

Guido Meda critica l’ospitalità di un ristorante della Val D’Aosta e sulla sua pagina Facebook è un tripudio da migliaia di “Mi Piace”. Il post risale al 1 gennaio 2017, attorno alle nove e mezza di sera. Dopo una bella giornata di sciate il noto giornalista esperto di motori di Sky Sport ha scritto: “Amico valdostano che a volte (dove “a volte” significa che non generalizzo mortificando anche le eccellenze che ci sono eccome) mi fai sentire come il tuo bel bancomat ambulante su gambe, sai che se tu facessi anche solo finta di avere un po’ di considerazione umana io e gli altri visi pallidi turisti della pianura ti pagheremmo anche più volentieri?”. In nemmeno una giornata il post ha ricevuto oltre 2200 like, oltre 200 condivisioni, e decine di commenti.

Il “fattaccio” è avvenuto al ristorante/hotel Las Granges di La Thuile all’ora di pranzo del primo dell’anno. Meda si sarebbe avvicinato al bancone del bar e avrebbe chiesto un panino e due toast. “Gli ho detto che in mezzo al caos dei clienti del ristorante che avevano prenotato per il pranzo per toast e panini c’era da aspettare”, spiega la moglie del titolare del Les Granges al FqMagazine, Ester Ollier. A quel punto secondo la versione del giornalista la donna gli avrebbe risposto in modo non consono: “Su Facebook, anche se poi l’ha cancellato, ha scritto che era stato maltrattato – continua la moglie del titolare – Ma in mezzo a tanta gente mi sono rivolta a lui in modo educato, come faccio con tutti i clienti, senza distinzione. Mi spiace non averlo riconosciuto, ma soprattutto mi spiace si sia creato questo equivoco. Ci sono rimasta male anch’io”. Meda si sarebbe poi recato sulla porta della cucina e avrebbe ripetuto la sua critica all’operato della donna, tanto che il cuoco, come spiega la Ollier, gli ha risposto: “Signor Meda, non si arrabbi così, le diamo la lista dei panini”. A quel punto il conduttore di TopGear Italia se n’è andato infuriato.

A dare manforte alle critiche di Meda, comunque non troppo esagerate, apparse su Facebook, è stata l’ex slalomista italiana, Lara Magoni, ora consigliere regionale della Lombardia: “Purtroppo il 17 (dicembre ndr) sono salita a Courmayeur ed ho percepito la tua stessa sensazione. Essendo del mestiere ho evitato di far fuoco su “Trip advisor”. Un furto allucinante verso un servizio scadente, una follia, credo che non salirò più, sia per l’hotel, sia per il ristorante, sia per il pessimo hamburger mangiato sulle piste che pareva un disco volante per venti euro. Credimi il mio cane non lo avrebbe mangiato, ho vissuto solo due giorni da incubo”. “Noi trattiamo tutti i clienti allo stesso modo, dall’operaio al miliardario”, spiega il proprietario de Les Granges, Claudio Giacchetto, al FQMagazine. “Da noi viene spesso Bianca Balti. Collaboriamo con la Film Commission e abbiamo ospitato attori di Bollywood. Ricordo che una volta il duo comico Ric e Gian non venne riconosciuto da mia moglie, ma li riconobbi io. Purtroppo chi prenota un tavolo per pranzare, qui da noi ha la priorità. Se chi vuole un panino ha un po’ di pazienza in dieci, quindi minuti glielo prepariamo. Mi spiace abbia inteso male la reazione di mia moglie. Noi siamo ad attendere il signor Meda per offrirgli un bicchiere di vino e un panino”.

Nel giro di poche ore è lo stesso Meda a far visita al Les Granges dopo il caos su Facebook. “Ma che è tutto questo casino per uno “scazzettino”? Mi sa che ci siamo persi dentro una cavolata”, afferma il giornalista sportivo Sky al FQMagazine. “Non rinnego ciò che ho detto, però mi dispiace un casino che siamo arrivati a questo punto. La signora Ollier mi ha pure detto che la notte prima un loro familiare è stato malissimo ed erano in ansia per lui. Forse la tensione di quel giorno a pranzo era dovuta anche a questo”. “I giovani imprenditori della montagna stanno capendo bene il valore della comunicazione col turista, stanno imparando – ha concluso – Fino a un po’ di tempo fa noi di città venivamo sempre trattati un po’ da invasori. Ad ogni modo tutto è bene quel che finisce bene. Abbiamo appena finito di bere un aperitivo insieme con Ester e Claudio e ci stiamo simpaticissimi”.