Società

Natale, Federconsumatori: “I regali? Poca tecnologia, meglio low cost e riutilizzo”

C'è la crisi e “le famiglie – spiega l’associazione - sono abituate a fare i conti con le tante rinunce dettate da un potere di acquisto ridotto all’osso". Meglio doni scelti con oculatezza: biglietti per il cinema, una cena al ristorante oppure un libro al posto di gadget hi-tech, tablet o smartphone. Parola d’ordine: sobrietà

Meglio il low cost quando è possibile, poca tecnologia, spazio agli oggetti utili e magari al riutilizzo. Natale si avvicina ed è tempo di regali, ma secondo l’osservatorio di Federconsumatori anche quest’anno la crisi economica frena gli acquisti degli italiani. “Le famiglie – spiega l’associazione – sono abituate purtroppo a fare i conti con le tante rinunce dettate da un potere di acquisto ridotto all’osso. Ben l’85,2% delle tredicesime, quindi, sarà dedicato al pagamento di tasse, mutui, bolli, canoni, rimborsi e debiti. L’Italia, ormai, vive a rate. E a complicare la situazione c’è anche la preoccupazione che i cittadini vivono quotidianamente per le prospettive future del nostro Paese”. Così, sotto l’albero, nel 2016 giovani e meno giovani troveranno doni scelti con maggiore oculatezza, biglietti per il cinema, una cena al ristorante oppure un buon libro al posto di un gadget hi-tech, un tablet o uno smartphone. Parola d’ordine: sobrietà.

Anche perché, se complessivamente i consumi subiranno un leggero aumento rispetto al 2015, fa i conti Federconsumatori, dopo che negli anni precedenti si era assistito ad acquisti natalizi sempre in calo, ad aumentare saranno i prezzi: i prodotti legati alle festività, spiega l’associazione, cresceranno mediamente dello 0,7%, in vetta alla classifica dei beni più cari gli articoli da regalo (+1,8%), e i prodotti alimentari (+2,1%).

Per ovviare a problemi di budget e crisi economica, quindi, le famiglie ricorreranno a un po’ di creatività. Secondo uno studio promosso dall’agenzia Espresso Communication, condotto mediante la metodologia Woa (web opinion analysis) su circa 1.500 persone tra i 18 e i 65 anni attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community, infatti, la nuova tendenza per i regali di Natale è l’upcycling, cioè l’arte di dare nuova vita, rinnovate funzioni e un nuovo valore estetico agli oggetti già utilizzati, dai tavolini realizzati con i pallet, alle collane e agli orecchini fatti a mano, fino ai soprammobili e ai vestiti vintage.

Un’idea di origini statunitensi già importata da diversi Paesi europei che in Italia sta acquistando popolarità, tanto che, spiega l’agenzia, un italiano su due (il 48%) ha ammesso di aver preso in considerazione l’acquisto o la creazione ad hoc di oggetti personalizzati per gli imminenti regali di Natale. I più gettonati? Elementi d’arredo (44%), capi d’abbigliamento rivisitati (42%) e gioielli vintage modernizzati (33%). Tra i più propensi all’upcycling, le donne tra i 30 e i 45 anni (57%), soprattutto nelle metropoli come Milano (56%) e Roma (54%).

“L’upcycling si pone come evoluzione del recycling – spiega Anna Rosa Montani, docente di Sociologia dell’ambiente all’Università La Sapienza di Roma – l’oggetto scartato non solo trova nuova vita, ma acquista un maggior valore rispetto al materiale originario”. E in Italia come all’estero, racconta Montani, piace per diverse ragioni: “Il momento attuale vede, nel nostro Paese, il perdurare di una crisi economica assai seria, che si accompagna a un’attenzione generalizzata per i temi ambientali. Il Natale, unito al desiderio di non rinunciare a qualche regalo, si presenta come un momento di particolare emergenza del fenomeno. L’upcycling sembra in questo contesto coniugare le esigenze della coscienza con quelle del portafoglio”.

Ma a puntare al risparmio non saranno solo coloro che i regali sceglieranno di fabbricarli a mano. Secondo l’indagine condotta da Confesercenti, infatti, quest’anno gli italiani preferiranno ricevere doni utili, “a partire da ciò a cui magari hanno dovuto rinunciare durante l’anno”.

“Tra le novità del 2016 – elenca Federconsumatori – emerge una forte propensione ai buoni o alle card regalo, specialmente quelle legate alle necessità quotidiane. Gift card messe a disposizione non più solo dai soliti negozi di elettronica, di articoli sportivi e dalle grandi librerie, ma anche dai supermercati (per la spesa alimentare) e dalle catene di abbigliamento”. Un trend che si applica anche ai regali destinati ai più giovani: “Un’idea molto apprezzata è quella dei buoni da utilizzare su piattaforme per l’acquisto di musica, ebook e app”.

Ma oltre alle card, anche nel 2016 sarà il low cost ad avere un ruolo da protagonista per quanto riguarda gli acquisti natalizi degli italiani, con un budget stimato che rimarrà al di sotto dei 20 euro. Tra le idee preferite per amici, famigliari e conoscenti, infusori per il tè, mini power bank, guanti touch screen e cover per cellulari.