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California, incendio durante un rave party in un capannone. “Vittime salgono a 33, ma si temono 40 morti”

Le fiamme sono divampate poco prima della mezzanotte di venerdì 2 dicembre, mentre era in corso un concerto. Erano presenti almeno 75 persone. Un testimone: "Era troppo caldo, c'era troppo fumo. Sentivo letteralmente la pelle che mi si staccava". La polizia locale: "Scandagliato solo il 20% dell’edificio"

Le fiamme hanno divorato un capannone a Oakland, in California, durante un rave party. Quando è scoppiato l’incendio, all’interno dell’edificio c’erano almeno 75 persone. Dopo un giorno di ricerche, le vittime accertate sono almeno trentatré, ma si teme che il numero possa salire fino a 40 morti. Lo ha affermato il sergente Ray Kelly, del dipartimento dello sceriffo della contea di Alameda, parlando a Cnn di cifra “astronomica” e sottolineando che le operazioni “non sono concluse”. Il personale impegnato nelle ricerche sta “entrando più addentro all’edificio” e man mano che si avanza “si trovano altre vittime”, ha proseguito il portavoce.

Secondo quanto scrive l’East Bay Times, le fiamme sono divampate attorno alle 23.30 (ora locale) di venerdì 2 dicembre in un ex magazzino industriale di due piani dove si stava svolgendo il concerto del un gruppo di musica elettronica Golden Donna. A quanto pare non esisteva alcun tipo di impianto antincendio. Molte delle vittime sono state trovate al secondo piano, come spiega il capo dei vigili del fuoco Teresa Deloach-Redd. “Dobbiamo ancora cercare all’interno dell’edificio – ha aggiunto – e non conosciamo il numero potenziale di vittime”. L’East Bay Times riporta la testimonianza di Bob Mule, un fotografo che ha raccontato di non essere riuscito ad aiutare un amico a mettersi in salvo: “Era troppo caldo, c’era troppo fumo. Sentivo letteralmente la pelle che mi si staccava e i miei polmoni soffocati dal fumo, non sono riuscito a far funzionare l’estintore“.

Non sono ancora state chiarite le cause che hanno scatenato le fiamme. Le autorità locali stavano indagando da settimane sul magazzino. Il sospetto era che vi abitassero illegalmente delle persone. Il 17 novembre scorso un investigatore aveva tentato di fare anche un sopralluogo ma non era riuscito ad entrare nell’edificio. Lo ha reso noto Darin Ranelletti del comune di Oakland, al quale erano arrivate diverse segnalazioni e proteste da parte dei vicini per l’immondizia abbandonata fuori dal capannone. Ranelletti ha spiegato che non c’è ancora la conferma che qualcuno abitasse illegalmente nell’edificio, adibito al solo uso di magazzino.