Media & Regime

“Chi paga le notizie?”, la rete si confronta. Sofri: “Ci sono siti che vivono coi gattini”, Gomez: “Non bisogna temere il basso”

“Chi è disposto a pagare per avere delle notizie?”. Se lo sono chiesti tra i più famosi giornalisti influencer del web all’undicesima edizione della Festa della Rete, il più importante evento che ogni anno raduna giornalisti, blogger e youtuber che in Italia sono i protagonisti della community della rete. “Era meglio fare giornalismo prima della rete”, racconta Emiliano Fittipaldi, evidenziando le difficoltà di dare spazio ad ampi lavori giornalistici nel veloce e spesso superficiale mondo del web. “Il responsabile del sito di un grande quotidiano italiano mi ha raccontato che tiene su l’intero sito con gattini e scemenze”, conferma Luca Sofri, direttore de Il Post. Internet e cultura trash, quindi, eppure “è ancora possibile fare questo lavoro”, è la voce di Peter Gomez, direttore de ilFattoQuotidiano.it. “Non dobbiamo vergognarci del basso: si può parlare di mille cose leggere, in maniera dignitosa”. Anche perché, conferma Anna Masera de La Stampa, “la gente non è disponibile a pagare per essere informata”.