Politica

Fidel Castro morto, Saviano: “Dittatore. Incarcerò gli oppositori, perseguitò gli omosessuali”. Salvini: “Non piango”

"Giustificò ogni violenza dicendo che la sanità gratuita e l'educazione a Cuba erano all'avanguardia, eppure, per realizzarsi, i cubani hanno sempre dovuto lasciare Cuba": queste le parole con le quali lo scrittore napoletano ha commentato la scomparsa del Comandante. "Ha fatto la storia del Novecento e insieme al Che hanno fatto sognare milioni di giovani", sono invece le parole del sindaco di Napoli Luigi De Magistris

“Morto Fidel Castro, dittatore. Incarcerò qualsiasi oppositore, perseguitò gli omosessuali, scacciò un presidente corrotto sostituendolo con un regime militare.
Fu amato per i suoi ideali che mai realizzò, mai. Giustificò ogni violenza dicendo che la sanità gratuita e l’educazione a Cuba erano all’avanguardia, eppure, per realizzarsi, i cubani hanno sempre dovuto lasciare Cuba non potendo, molto spesso, far ritorno”: con queste parole Roberto Saviano ha commentato la scomparsa del líder máximo sulla sua pagina Facebook. Un commento duro quello dello scrittore, che ha suscitato le reazioni di molti commentatori: “Tipica visione eurocentrista, gretta ed edulcorata dalla propaganda capitalista. Continuiamo a avere come modello le socialdemocrazie europee, basate sullo sfruttamento coloniale e sull’alta finanza, continuiamo così, facciamoci del male”, si legge sotto il post e ancora “sono deluso Roberto delle tue parole fra un po i cubani perderanno la loro storia la loro dignità grazie alla grande democrazia americana che uccide in tutto il mondo senza pietà ma solo per interessi uccide i suoi figli senza pietà e senza ragione rip Fidel castro asta siempre la victoria”.

E sono molti i politici italiani che hanno commentato la scomparsa di Fidel Castro: “Si chiude una pagina grande e drammatica del Novecento. Vicini al popolo cubano che guarda al futuro”, ha twittato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni che ha poi aggiunto: “Il governo italiano sarà presente alle esequie di Fidel Castro”.

“È morto colui che prima è stato un grande protagonista della Liberazione del suo popolo dalla dittatura di Fulgenzio Batista e dalla totale subalternità agli Usa e che dopo è diventato a sua volta un dittatore che ha legato Cuba ad un rapporto di subalternità con la Russia“, è il commento del presidente della Commissione Esteri della Camera, Fabrizio Cicchitto. E ancora Maurizio Gasparri che su Twitter ha scritto: “Non navigo nel fiume della retorica. Fidel Castro e’ stato e rimarrà un feroce dittatore, un protagonista negativo della storia contemporanea”.

“Ha fatto la storia del Novecento e insieme al Che hanno fatto sognare milioni di giovani e sperare in un mondo diverso”, ha ‘cinguettato’ il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Per Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea è “immenso il dolore” per la scomparsa del líder máximo. “Ha saputo guidare la lotta per la liberazione di Cuba dalla dittatura di Batista e l’ha saputa trasformare in una rivoluzione socialista”, ha aggiunto. Tranchant anche il commento di Matteo Salvini che su Twitter ha scritto: “Un dittatore in meno. Pietà Cristiana si deve a tutti, ma con tutti i morti che ha sulla coscienza, non piango. Libertà”.