Politica

Senato, una petizione contro “l’immunità retroattiva” ad Albertini: “Inaccettabile”

Il documento, promosso da Paolo Pollice, già Ordinario di Diritto Civile alla Federico II, è rivolto al presidente Piero Grasso e chiede che l'assemblea di Palazzo Madama non conceda la guarentigia all'ex sindaco di Milano per un processo in cui è imputato di calunnia aggravata nei confronti del pm Alfredo Robledo: l'episodio "è stato commesso prima che l'interessato fosse eletto in Parlamento". E una decisione diversa costituirebbe "un pericoloso precedente"

Una petizione da presentare al presidente Piero Grasso e a tutti i componenti del Senato e chiede che l’assemblea di Palazzo Madama non conceda l’immunità a Gabriele Albertini per un processo in cui è imputato di calunnia aggravata nei confronti del pm milanese Alfredo Robledo. Nel testo della raccolta firme promossa dall’avvocato Paolo Pollice, già Ordinario di Diritto Civile nell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si sostiene che l’episodio di cui si parla “è stato commesso prima che l’interessato fosse eletto in Parlamento”. E dunque una decisione diversa costituirebbe “un inaccettabile abuso dello strumento, nonché un pericoloso precedente, che rafforzerebbe la convinzione che essere eletti in Parlamento significhi ricevere l’immunità anche per i reati già commessi”. I tempi sono strettissimi, perché il 3 novembre l’Aula del Senato dovrà pronunciarsi dopo il primo sì espresso dalla Giunta per le Immunità Parlamentari.

“Nell’ottobre 2012, quando Albertini ha reso le dichiarazioni oggetto del processo, non era un parlamentare. È entrato in Senato solo successivamente: nel marzo 2013“, evidenziano i firmatari. E “l’immunità retroattiva significa una totale impunità anche per reati commessi prima di entrare in Parlamento. Vi è, allora, da chiedersi se la ‘regola’ Albertini dell’immunità retroattiva servirà anche nelle ipotesi di corruzione, di associazione a delinquere, di abusi sessuali, ecc.? Diciamo chiaramente al Senato che tutto questo è inaccettabile”.

Nel documento, che sinora ha raccolto centinaia di sottoscrizioni, si evidenzia che un sì all’immunità costituirebbe non solo “la violazione di principi e norme della Costituzione, ma la conferma di quella crisi della rappresentanza politica avvertita dalla maggioranza dei cittadini che rappresenta purtroppo la crisi della democrazia”.

Il 25 ottobre la Giunta per le Immunità di Palazzo Madama ha accolto la richiesta della relatrice Rosanna Filippin (Pd) di pronunciarsi contro la procedibilità di Albertini per i giudizi che espresse da sindaco. Contro il senatore di Ncd hanno votato solo i 3 senatori del Movimento 5 Stelle e Felice Casson (Pd). Tutti gli altri, Pd, Ap e il resto delle opposizioni compresa la Lega, hanno votato in suo favore.