Politica

Nuvola di Fuksas, inaugurazione dopo 18 anni. Renzi: “Sogno diventa realtà”. Raggi ricorda errori e ritardi e viene fischiata

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi apre al Patto per Roma, richiesto a gran voce dalla sindaca Virginia Raggi. Il capo del governo per l’annuncio sceglie la cerimonia per la nascita della Nuvola di Fuksas, il nuovo centro congressi della Capitale, inaugurato oggi dopo 18 anni di attesa. Nella stessa occasione proprio la Raggi, nel suo discorso, ha sottolineato gli “errori” fatti nel passato sull’opera – ricordando i ritardi e le spese che via via sono gonfiate – e viene accolta da una contestazione. Per lei ci sono fischi ma anche qualche applauso da una platea che invece tributa onori a Renzi e un caloroso omaggio agli ex sindaci Francesco Rutelli e Walter Veltroni. “Ognuno può pensare ciò che vuole, ma i numeri restano numeri”, replica dal palco Raggi riferendosi ai 239 milioni di euro spesi per l’opera. Posizione che confermerà più tardi su facebook, con orgoglio: “Quando si tratta di denaro pubblico, gli sperperi non potranno mai vederci d’accordo”. Quello, insomma, non era “gratuito spirito di polemica ma per sottolineare che non è possibile incorrere negli errori del passato”. Alla Raggi risponde lo stesso Massimiliano Fuksas: “In realtà abbiamo risparmiato. Si tratta di 275 milioni come cifra base d’asta nel 2007, cioè dieci anni fa. Quella di oggi, a consuntivo, è di 238,9. In Italia non si parla d’altro che di costi, non di cultura e di arte”. 

Ma quello della Raggi è uno sguardo rivolto anche al futuro: definisce la Nuvola “eccezionale ed imponente, un’opera architettonica straordinaria. Ciò che è bello va riconosciuto ed apprezzato. E’ una risposta a chi immagina e dice che Roma e gli italiani non sappiano più meravigliare, a chi vuole descriverci sempre male, a chi rema contro. Ed è una gran bella risposta”.

Il presidente del Consiglio sale sul palco dell’avveniristica struttura nel cuore dell’Eur subito dopo di lei. La saluta e ringrazia Rutelli e Veltroni, entrambi in platea, per aver “qualche anno fa sognato questo luogo. Un luogo al servizio del Paese e non solo della città, un luogo che può andare a prendere il turismo congressuale la cui competizione è globale ed ha un ritorno straordinario”. Dopo la contestazione, Raggi incassa proprio dall’avversario politico numero uno dei Cinque Stelle una risposta importante per la Capitale: “L’assoluta disponibilità del governo italiano a lavorare insieme alla città di Roma per un patto per i prossimi mesi ed anni”, perché le “istituzioni sono più grandi di qualsiasi altra divisione”. Ancora: il premier le lascia l’onore di tagliare il nastro dell’opera, al cui battesimo show, trasmesso in diretta da Rai 1, partecipano in circa 1.500.