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Calais, interprete della Tv francese: “Stuprata da un migrante”. Intanto i giudici autorizzano sgombero del campo

La 38enne di origine afghane collaborava con un giornalista di France 5. Intercettati da 3 uomini, anch'essi afghani, nei dintorni del campo, i due sarebbero stati minacciati con dei coltelli, e la donna costretta ad avere un rapporto sessuale. Dal tribunale di Lille, nel frattempo, arriva il via libera allo smantellamento della "giungla" che potrebbe iniziare lunedì 24 ottobre

Un’interprete di lingua pashtun, intenta ad accompagnare un giornalista dell’emittente France 5 tra gli accampamenti della giungla di Calais, è stata violentata nella notte tra lunedì 17 e martedì 18 ottobre all’interno del campo profughi nel Nord della Francia. A renderlo noto è la procura locale di Boulogne-sur-Mer, che ha precisato che il responsabile dello stupro va ricercato “a priori” in un migrante.

La donna, 38enne proveniente dall’Afghanistan, stava collaborando con un free-lance 42enne impegnato nella realizzazione di un reportage sulle condizioni dei minori all’interno della cosiddetta “giungla”. Tra le 2 e le 3 di notte, la coppia è stata intercettata da 3 uomini afghani, “a priori 3 migranti, secondo le testimonianze delle vittime”, nei dintorni del campo profughi. Dopo aver preteso di visionare il materiale registrato, i 3 migranti hanno estratto i loro coltelli. In due hanno bloccato il giornalista, il terzo ha costretto l’interprete, stando a fonti interne alla procura, ad avere un rapporto sessuale sotto la minaccia dell’arma.

Dopo esser stati lasciati andare, scrive sul suo sito il quotidiano transalpino Libération, le due persone aggredite si sono recate al commissariato di Calais: la donna è stata poi ricoverata nel Centro ospedaliero regionale. Una portavoce dell’emittente televisiva ha confermato che “questa troupe esperta lavorava da mesi alla realizzazione di un’inchiesta sui minori isolati di Calais per France 5”. I 3 aggressori sono tuttora ricercati, spiega la procura, precisando che la Polizia giudiziaria ha avviato un’inchiesta.

Nel frattempo è giunto il via libera allo sgombero della giungla. Il tribunale amministrativo di Lille, incaricato di pronunciarsi sulla questione, ha infatti rigettato il ricorso presentato la settimana scorsa da 11 associazioni umanitarie. Queste ultime, si legge su Le Monde, ritengono che le precipitose modalità di smantellamento della tendopoli non permetteranno di garantire un trattamento dignitoso nei confronti dei circa 7mila migranti che vi sono accampati. Le operazioni di sgombero potranno dunque aver inizio a partire da lunedì 24 ottobre.