Cronaca

Napoli, “No a chiusura ospedale a Sanità”. Padre Zanotelli: “Ultimo presidio dello Stato”

Manifestazione di protesta nel rione Sanità a Napoli contro il ridimensionamento dell’ospedale San Gennaro dei Poveri. Il corteo guidato da padre Alex Zanotelli ha sfilato per le vie del quartiere fino a bloccare il traffico per un paio d’ore in via Santa Teresa degli Scalzi. I cittadini chiedono almeno l’attivazione di un presidio di prima accoglienza visto che a causa dei tagli alla spesa sanitaria, a partire dal 2011, nello storico nosocomio partenopeo sono stati cancellati via via diversi reparti a partire dal pronto soccorso. “In un quartiere povero, che si trova già al centro di una faida di camorra – spiega il Presidente della III Municipalità Ivo Poggiani – si chiude uno dei pochi presidi di legalità. Il ‘San Gennaro’ – prosegue Poggiani – diventerà un polo territoriale riabilitativo e polispecialistico, il che vuol dire che i cittadini prima di entrare dovranno pagare 40 o 50 euro di ticket”. Gli abitanti del rione Sanità chiedono almeno l’attivazione di un presidio di primo soccorso (in pratica un’ambulanza con rianimatore che consenta ai reparti presenti di effettuare piccoli interventi) o la riapertura del pronto soccorso, visto che in caso di necessità sono costretti a recarsi in strutture più lontane. “A me non fanno paura i proiettili – dice una ragazza che ha preso parte alla manifestazione – mi fa più paura pensare che se un bambino si fa male passa molto tempo prima di avere assistenza nella struttura più vicina, tra ospedali sovraffollati e traffico cittadino”  di Fabio Capasso