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Usa, detenuto afroamericano muore dopo aggressione di 6 agenti. Per 19 volte ha implorato: “Non respiro”

Un nuovo video choc riapre le polemiche negli Stati Uniti sulla violenza da parte di polizia contro cittadini afroamericani. Una violenza, questa volta, si è consumata in un carcere al confine fra Texas e Arkansas, contro Michael Sabbie, un detenuto di colore 35enne, padre di 4 figli, aggredito da almeno sei agenti penitenziari. L’uomo li avrebbe implorati di smettere, ripetendo per ben 19 volte: ‘Non riesco a respirare‘, mentre i poliziotti gli spruzzavano addosso uno spray urticante al peperoncino, dopo averlo atterrato, e prima di portarlo nella sua cella, dove sarebbe morto il giorno dopo. L’uomo era in carcere con l’accusa di violenza domestica e stava rientrando in cella dopo l’udienza. Le immagini complete mostrano come Sabbie a un certo punto si sia fermato, forse per riposarsi perché affaticato e con problemi respiratori. Ma un agente penitenziario, apparentemente senza motivo, lo scaraventa a terra, seguito da altri 5 colleghi che gli si buttano addosso spruzzando lo spray, nonostante le richieste imploranti dell’uomo. Il medico legale, l’indomani ha attribuito la sua morte a “cause naturali”, sostenendo che l’uomo era obeso e soffriva di disturbi cardiaci. L’episodio è già stato ribattezzato come ‘un nuovo caso Eric Garner’, l’afroamericano di New York ucciso da un agente nel 2014 nonostante implorasse di mollare la stretta alla gola che lo stava soffocando
LE IMMAGINI POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITA’