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Siria, Unicef: “Ad Aleppo numeri da genocidio. Da sei anni bambini intrappolati in un incubo”

Solo in una settimana 96 bimbi uccisi e 223 feriti. Il sistema sanitario è al collasso. Per Justin Forsyth, vice direttore generale dell'organizzazione, "non ci sono parole per descrivere le sofferenze che stanno vivendo"

“I bambini di Aleppo sono intrappolati in un incubo”. Secondo le ultime cifre fornite dall’Unicef  sono almeno 96 le giovani vittime e 223 i feriti da venerdì scorso. “E’ un calvario disumano che dura da sei anni, dove sono morti bambini innocenti nell’indifferenza mondiale” ha dichiarato Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia. Ad essere colpita è la parte orientale della città, che è in mano agli insorti, dove vivono – secondo stime dell’Onu – circa 300mila civili. Il sistema sanitario è al collasso: sono disponibili solamente 30 medici e ci sono pochissime attrezzature per curare i feriti.

La situazione è diventata tragica. Un medico sul campo ha dichiarato come i bambini con poche possibilità di sopravvivenza troppo spesso vengono lasciati morire perché le scorte sono poche e limitate. “Niente può giustificare un tale violenza sui bambini  e una tale noncuranza del valore della vita umana. La sofferenza e il suo impatto sui bambini è sicuramente la cosa peggiore che abbiamo visto” ha affermato. Per Justin Forsyth, vice direttore generale dell’organizzazione Onu “bambini di Aleppo sono intrappolati in un incubo. Non ci sono parole per descrivere le sofferenze stanno vivendo”.

Per il portavoce di Unicef Italia sono cifreda genocidio“. “Inutile girarci troppo intorno. Le Nazioni Unite hanno smesso di contare i bambini morti in Siria nel 2013, quando erano circa 11 mila. Ora si teme che le vittime minori si siano almeno quintuplicate” ha concluso poi Iacomini. La situazione ad Aleppo continua ad essere instabile. Gli Stati Uniti hanno chiesto una tregua di una settimana respinta da Mosca che è disposta a concederne una massimo di 48 ore per evitare che “i terroristi si riorganizzino”.

L’Unione Europea rappresentata da Federica Mogherini ha dichiarato: “Aleppo sta bruciando e il nostro lavoro, a volte silenzioso in queste ore, è volto a cercare di fare di tutto affinché questo termini e le vite umane siano salvate. Stiamo lavorando a nuove idee sul piano del negoziato politico, ma non è questo il momento di parlarne”.  Sul mancato accordo tra Russia e Stati Uniti è intervenuto poi anche Staffan De Mistura, inviato speciale dell’Onu: “Questi sono giorni agghiaccianti, tra i peggiori da quando è iniziato il conflitto in Siria. Il deterioramento della situazione ad Aleppo sta raggiungendo nuove vette di orrore”.