Società

La maledizione di San Gennaro e i comunisti

Dopo che alcuni disgraziati hanno rubato le offerte a San Gennaro (13mila euro), il sindaco Luigi De Magistris ha dichiarato che è meglio che i ladri restituiscano il malloppo perché “porta male rubare al Santo”.

Questa dichiarazione mi ha fatto molto pensare. Non so se De Magistris sia credente, ateo o addirittura comunista, fatto sta che ha usato parole molto precise. Non ha detto: “Se non restituite i soldi Dio vi punirà!”, ha detto “porta male“.

C’è una differenza enorme! Minacciare la punizione divina sarebbe cosa logica per un cristiano mentre dire “porta male” è una dichiarazione che va bene anche per atei, comunisti e mangiapreti. Con le parole “porta male” infatti non si fa riferimento a una punizione divina ma alla ben più terribile e terrena punizione della sfiga. Non siamo sul terreno della religione ma della scaramanzia.

Incredibilmente in Italia, dopo duemila anni di cattolicesimo dominante (e spesso cattivo con gli eretici) sopravvive in modo potente l’antico retaggio dello sciamanesimo animista delle culture matriarcali. Un sistema basato su azioni “confacenti” e “non confacenti”.

Un giorno di tanti anni fa tornai a casa a trovare mia madre dopo un paio di mesi che non ci vedevamo. Mia madre apre la porta di casa, mi dice: “Ciao”, con entusiasmo, e poi richiude la porta. Io da dietro urlo, “Mamma, che fai? Mi sbatti la porta in faccia?”. E lei: “La piuma!”. La piuma? Mi chiedo io esterrefatto. Poi mi ricordo. Sulla giacca una ragazza mi aveva appuntato una piuma microscopica. E in casa degli attori non si entra MAI con una piuma. È tabù. Perché? Nessuno lo sa. Ma se lo fai la mamma ti picchia. Così per entrare in casa dovetti lasciare la piuma fuori.

E la regola non cambia se la mamma è comunista, atea e considerata un pericolo pubblico dalle forze reazionarie e dagli apparati deviati dei servizi segreti nazionali e dalla Cia.

Ai primi tempi di Alcatraz dovevo prendere un mucchio di decisioni strategiche. Ad esempio, un tecnico agrario mi suggeriva di tagliare gli alberi che stavano al centro dei campi coltivati; un tempo sostenevano le viti ma ormai non servivano a nulla se non a far ombra e diminuire i raccolti di fieno. Di tagliarli non mi andava ma non volevo essere del tutto irrazionale e allora chiesi consiglio a mio padre. La risposta fu secca: gli alberi non si tagliano per scaramanzia.

Ottima spiegazione. La riferii al tecnico agrario che a quel punto disse: Ahh behhh… Questione chiusa. Nessuno può dirti niente: la scaramanzia tutti la considerano una questione primaria. Il che assurdamente vale pure per i cristiani e suppongo anche per i musulmani. Ci sono le azioni vietate da Dio e azioni che non puoi fare perché portano male anche se sulla Bibbia e sul Corano non se ne parla.

E la gente al limite può peccare (e poi chiedere perdono) ma assolutamente non puoi fare qualche cosa che porta male. Rubare è peccato mortale. Ma rubare a San Gennaro è da coglioni.