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Coppa Cobram, a Desenzano del Garda si corre la gara più tragicomica di sempre: tra discese alla Bersagliera e salvifiche bombe (FOTO)

Terza edizione della competizione fantozziana organizzata da Mauro Bresciani, oggi per l'occasione nelle vesti del sadico Visconte Cobram. Meteo clemente: nessuna traccia della nuvola da impiegato

E’ partita alle 11 in punto, stamattina a Desenzano del Garda, la gara ciclistica più tragicomica di sempre: la Coppa Cobram. Terza edizione, sempre organizzata dal Biciclettaio Matto, al secolo Mauro Bresciani, oggi per l’occasione nelle vesti del sadico Visconte Cobram della pellicola fantozziana. Oltre ventun chilometri, che si snodano tra lungolago ed entroterra.

Duecentocinquanta i partecipanti, iscritti singolarmente o in team. Un percorso “umanamente accettabile”, ha detto Bresciani prima di dare il via alla gara: “Quindi non avrete bisogno di nascondere le auto o inventare maldestri espedienti per non pedalare”. L’hashtag ufficiale non poteva infatti che essere #pedalilei. Nessuna nuvoletta di Fantozzi. A fare da cornice alla gara un bel sole che si specchia nel lago. “La sfiga non può perseguitarci sempre”, ha detto Mauro. E il meteo è stato clemente, nonostante nel kit predisposto dagli organizzatori fosse previsto, per ogni evenienza, una mantella anti-pioggia fatta coi sacchi (puliti) dello sporco

Le fogge ai nastri di partenza sono le più bizzarre e stravaganti. Occhialoni da aviatore, calzoni corti ma alti in vita, braccia ingessate stile geometra Calboni. Non manca il clone di Mariangela, la figlia di Fantozzi, chi si è vestito da cardinale e la contessa Serbelloni Mazzanti vien dal mare. E il sosia di Filini. Sempre lui: “Non ho perso nemmeno un’edizione”. Dopo le “pratiche” burocratiche (registrazione e punzonatura), e la colazione dei campioni, la partenza. Discesa alla bersagliera, passerella in piazza, e via verso il porto di Rivoltella.

Qui verrà allestito un palco dove i ciclisti potranno presentarsi e lanciarsi in una mini-performance teatrale. Una breve sosta, la consegna della salvifica Bomba, e poi si riparte per la Cima del Diavolo. La terza tappa condurrà la carovana alla Torre di San Martino della Battaglia, monumento costruito in ricordo di Vittorio Emanuele II.

L’arrivo è in salita, come nella migliore tradizione dei gran premi della montagna. Ad attendere i corridori, il consueto bagno di folla. Il concorrente più votato – “più idoneo al contesto”, come recita il regolamento – riceverà in omaggio la Latte+, una due ruote bianco opaco forgiata dal Biciclettaio Matto. “Sono vietate bustarelle e raccomandazioni”. Anche perché l’insindacabile giudizio sarà nelle mani del famigerato Visconte Cobram.

Twitter: @bacchettasimone