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Austria, la maledizione del ballottaggio: spostato di due mesi, sarà a dicembre. “Difetti delle schede del voto per posta”

Di nuovo rinviata la corsa tra il verde Van der Bellen e l'ultranazionalista Hofer per la diventare presidente della Repubblica. La destra della Fpö insiste: "Riformare il voto per corrispondenza"

Gli austriaci non conosceranno il nome del loro presidente della Repubblica fino al 4 dicembre. La sfida tra il verde Alexander Van der Bellen e l’ultranazionalista Norbert Hofer – il cui risultato della votazione di maggio era stato annullato per irregolarità dei voti per corrispondenza – non si terrà neanche a ottobre com’era stato deciso in un primo momento. Il motivo? Difetti alle buste proprio per il voto per corrispondenza: la colla della striscia autoadesiva non tiene, rendendo il voto nullo.

“Il rinvio – ha spiegato il ministro Wolfgang Sobotka – deve essere sancito dal Parlamento, perché l’attuale legge elettorale non prevede un rinvio per motivi tecnici, ma solo per il decesso di uno dei candidati”. La nuova data del voto è stata decisa dopo un incontro tra il ministro e i capigruppo di tutti i partiti. Fpö – partito di destra che esprime Hofer – insiste su una riforma del voto per corrispondenza. L’ulteriore rinvio rende però necessario un aggiornamento dell’elenco. “Nel frattempo – ha infatti spiegato il ministro – migliaia di persone sono decedute e migliaia hanno compiuto 16 anni e potrebbero ormai votare”. Inizialmente si era ipotizzato di anticipare la data al 27 novembre. “Il 27 novembre era troppo presto per garantire la soluzione dei problemi” ha però dichiarato Andreas Schieder, portavoce del gruppo parlamentare socialdemocratico.

Il voto del 22 maggio si era concluso con la vittoria, di poco, del verde Van der Bellen. I sondaggi, tuttavia, nelle ultime settimane sembrano ribaltare l’esito: l’ultranazionalista Hofer è dato in vantaggio.