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US Open, altra semifinale maledetta per Serena Williams: cede a Pliskova e perde la testa del ranking. Oggi gli uomini – VIDEO

Nell'altro match Angelique Kerber viene incoronata la nuova migliore tennista del pianeta, un titolo che non le mette pressione nonostante Caroline Wozniacki sia avversaria tosta. Questa sera sfida tra Novak Djokovic e Gael Monfils, poi a seguire Stan Wawrinka contro Kei Nishikori

Le semifinali degli US Open sono diventate la kryptonite di Serena Williams. Dopo il mancato Grande Slam del 2015 a causa della sconfitta contro Roberta Vinci, a dodici mesi di distanza la statunitense cede a Karolina Pliskova e dopo 186 settimane in testa al ranking passa il testimone ad Angelique Kerber, vincitrice dell’altra semifinale e da lunedì numero uno al mondo. Difficilmente si era visto giocare così male quella che negli ultimi tre anni e mezzo era stata la dominatrice assoluta del circuito femminile. È accaduto di nuovo a Flushing Meadows, dove Serena è entrata in campo con le marce basse senza riuscire a ribattere alla 24enne ceca, alla prima finale di un Major in carriera, nel frattempo entrata in fiducia e capace di rispondere colpo su colpo alle bordate dell’ex regina.

Dominio Pliskova – Dal fondo, Pliskova è inarrestabile fin dall’inizio. Già nel terzo game piazza il primo break, poi ne mette a segno un secondo salendo sul 5-2 grazie a una serie infinita di errori (e doppi falli, alla fine saranno 6) della Williams. Dopo neanche mezz’ora, il primo game è chiuso. A quel punto si attende la reazione di Serena, che arriva ma non è dirompente. Perché la ceca continua a martellare, mentre spesso l’americana concede punti facili con errori non da lei. Si va così sul 3-2, seguito da un immediato controbreak che lancia la volata al tie-break. Dove inizia meglio la giovane ceca (3-0) prima del veemente ritorno di Serena, avanti 4-3 con un punto che fa esplodere il centrale di New York. Ma un dritto sballato e un rovescio d’autore di Pliskova ribaltano tutto. Il punto del match è emblematico: servizio Serena, doppio fallo e tanti saluti alla finale e alla testa del ranking mondiale.

Kerber sul velluto – Che passa nelle mani di Angelique Kerber, in campo già sapendo d’essere la nuova migliore tennista del pianeta. Un’incoronazione che non le mette pressione, nonostante Caroline Wozniacki sia avversaria tosta e in forma. La vincitrice degli Australian Open è un rullo: dopo un quarto d’ora è già avanti 4-0, poi si rilassa e concede un break alla danese ma chiude comunque il primo set senza problemi. Il secondo parziale è simile: Kerber sul 5-1 in un amen, risposta inutile della Wozniacki fino al 5-3 e poi game decisivo alla tedesca. Sabato proverà a vincere il suo secondo Slam stagionale, così da legittimare il sorpasso su Serena. Curiosità: un mese fa, a Cincinnati, Pliskova sconfisse Kerber impedendole di prendersi, già allora, lo scettro. Venerdì notte glielo ha consegnato mandando k.o. la Williams. In questo scambio di sgarbi e favori, chissà come andrà a finire la finale.

Oggi gli uomini – Gli uomini tornano in campo in serata: apre la semifinale tra Novak Djokovic e Gael Monfils, poi a seguire Stan Wawrinka sfida Kei Nishikori. I precedenti dicono che il serbo dovrebbe avere vita facile, avendo battuto Monfils in dodici occasioni su altrettanti scontri. Grande equilibrio nell’altro match: lo svizzero ha portato a casa tre successi in cinque faccia a faccia.