Politica

Referendum, Finocchiaro vs Zagrebelsky: ‘Voto Sì, serve maggiore stabilità’. ‘Ma la riforma non la garantisce’

Il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky e l’ex ministro della Giustizia Anna Finocchiaro (Pd) hanno discusso di riforma costituzionale davanti a centinaia di persone a Festareggio, la manifestazione organizzata dal Partito democratico di Reggio Emilia. Nello stesso palco, appena due ore prima, il premier Matteo Renzi aveva tenuto il suo comizio. “Il nuovo articolo 70 della Costituzione – ha spiegato la senatrice Pd e presidente della commissione Affari costituzionali del Senato – è prolisso, non ci piace come è scritto, ma almeno è sufficientemente analitico ed eviterà i conflitti di competenza”. “Non è vero”, ha ribadito più volte Zagrebelsky. Il costituzionalista ha ‘interrogato’ Finocchiaro su un passaggio proprio dell’articolo 70, per evidenziare come quella nuova norma è tutta fatta di rinvii. Finocchiaro ha ribadito la sua idea sulla bontà della riforma e ha invitato a votare al referendum: “Voto Sì perché è tempo di dare maggiore stabilità al nostro sistema istituzionale. Ma non sarà un sistema privo di contrappesi, né consegnerà nelle mani del presidente del Consiglio e della sua maggioranza un potere illimitato”. “Dei 63 governi che si sono avvicendati nei 70 anni della Repubblica solo due sono caduti a causa di una mancata maggioranza in Senato che invece c’era alla Camera. Gli altri – replica Zagrebelsky – sono caduti per problemi interni alla maggioranza, cioè per il trasformismo parlamentare. E il trasformismo non lo elimini con una riforma costituzionale”. Poi il giurista ha aggiunto: “Non sarà che queste decisioni in materia istituzionale sono fortemente condizionate dall’esito dei sondaggi? I sondaggi un giorno vanno in un modo, il giorno dopo in un altro. La Costituzione si fa sui principi, sui tempi lunghi”