Politica

Roma, Giachetti: “E’ guerra tra studi Sammarco e Casaleggio. Qual è la libertà del sindaco? I poteri forti sono con lei”

L'ex candidato del Pd al Campidoglio: "Vogliamo capire chi decide a Roma. Quanto accade è l'espressione più degenerata del correntismo, anche se il M5s lo chiama consultazioni tra le anime. Muraro? Fu intercettata con Buzzi. Chi ci ha impalato su cose inesistenti, ora fischietta e fa finta di niente"

E’ in corso “una guerra tra due studi, Sammarco e Casaleggio“. All’interno della quale non si capisce “qual è la libertà del sindaco eletto”. Due mesi e mezzo dopo la sconfitta elettorale al ballottaggio, riecco lo scontro frontale tra Roberto Giachetti e Virginia Raggi. “Vogliamo capire chi decide a Roma – dice l’ex candidato del Pd – Lo scontro che si sta realizzando dentro la giunta e la maggioranza non starà per caso diventando una guerra tra due studi, Sammarco e Casaleggio, atteso che la sindaca ha già abdicato dalla sua autonomia? I poteri forti, se ci sono, oggi sono proprio quelli al fianco della giunta. C’è una forma di onanismo complottista“.

Per questo Giachetti, durante una conferenza stampa al Nazareno, si chiede “qual è la libertà del sindaco eletto?”. “Qual è il ruolo dello studio Sammarco? Non credo ai complotti ma metto in fila le cose – prosegue – L’avvocato Raggi ha frequentato quello studio, il giorno dell’insediamento in prima fila c’era il responsabile, poi inizia una lotta di potere per nominare Marra capo di gabinetto, oggi De Dominicis dice che la selezione e la scelta del suo ruolo è avvenuta attraverso lo studio Sammarco. Oggi però l’onorevole Sammarco dice al Pd e al senatore Esposito che ‘il lupo perde pelo e non il vizio, citate nomi a caso’. Ma se lo ha detto lo stesso De Dominicis?”.

Secondo il vicepresidente della Camera “quanto sta accadendo, nella sua espressione più degenerata del correntismo e della vecchia politica, sta rischiando di minare il valore delle legge sull’elezione diretta del sindaco che ha la forza straordinaria di affidare al sindaco eletto la responsabilità delle decisioni. Il Movimento 5 Stelle le lotte tra correnti le chiama consultazioni tra le anime, che sono più dannose di quanto non fossero le correnti”. Giachetti ha ricordato di aver presentato la sua squadra 15 giorni prima del primo turno perché era consapevole delle difficoltà che si sarebbero incontrate in tal senso: “La città era al collasso e necessitava da subito di qualcuno che la rimettesse in piedi, senza mesi e mesi di paralisi”. Ma ha osservato che “non si è mai visto il cambio di tre capi di gabinetto in due mesi, un assessore allo Sport cacciato a cinque minuti dalla prima giunta, l’assessore Muraro che era e rimane in un conflitto di interessi evidente, l’addio contemporaneo dell’assessore al Bilancio e dei vertici di Ama e di Atac”.

Nella conferenza stampa Giachetti ha letto l’intervista di De Dominicis a diversi quotidiani, nella quale afferma di essere stato contattato dall’avvocato Sammarco a nome del sindaco Raggi. Giachetti ha anche sottolineato che De Dominicis ha affermato che darà “solo degli indirizzi“. “Mi fa sorridere – ha aggiunto – anche se è preoccupante. La domanda è: chi decide? Se lui dà solo gli indirizzi credo che la domanda sia legittima. Le politiche di bilancio necessitano di tenacia per essere portate avanti”.

Inoltre, ha sottolineato Giachetti, De Dominicis nelle interviste si è dichiarato “decisamente a favore delle Olimpiadi, e lo ha detto anche Berdini“, cioè l’assessore all’urbanistica. “Insomma – ha affermato – il quadro non si rafforza ma più va avanti e più mostra scricchiolii“. Giachetti ha liquidato negativamente anche l’attività amministrativa finora messa in campo dalla giunta Raggi: “Sono stati definanziati i centri antiviolenza; nonostante la tempestività della norma non sono stati assunti gli insegnanti negli asili. Sono state tagliate le linee Atac“.

E durante la giornata il caso De Dominicis lascia spazio a un’altra questione delicata per la giunta, quella legata all’assessore all’Ambiente Paola Muraro. “Per l’assessore Muraro – dichiara Giachetti – c’è un conflitto di interessi per le varie consulenze. Vorrei far notare cosa ha fatto il M5S quando Maurizio Venafro, indagato, si è dimesso ed è stato poi assolto con formula piena. Stessa cosa con Errani. La vita democratica non può essere interpretata a zig zag. Non solo Raggi non fa dimettere la Muraro ma la difende anche e questo non è compatibile con ciò che ha detto in campagna elettorale”. L’ex candidato del Pd ha raccontato di aver contestato in Aula, al Campidoglio, che la Muraro era già stata consulente di Ama nei giorni scorsi e che la Raggi ha risposto che anche un altro assessore del Pd, in passato, aveva avuti incarichi in azienda. “Ma lei ha vinto dicendo che sarebbe cambiato tutto, che loro sono diversi. Ora dovrebbero cominciare a dimostrarlo”. “Ricordo – conclude Giachetti – che la Muraro è stata intercettata mentre parlava con Salvatore Buzzi. Dal punto di vista politico chi ci ha impalato su cose inesistenti, ora fischietta e fa finta di niente”.