Calcio

Joao Havelange morto a 100 anni: guidò la Fifa per 24 anni, poi lasciò a Blatter

Al suo nome rimarrà per sempre legato l'allargamento dei mondiali di calcio, che passarono da 16 a 32 squadre. Sin dall’inizio degli anni Ottanta sono emerse voci circa un suo possibile coinvolgimento in vari episodi di corruzione

Dal 1974 al 1998 è stato il numero uno del calcio mondiale, poi ha lasciato la presidenza della Fifa a Sepp Blatter. E’ morto all’età di 100 anni Jean-Marie Faustin Goedefroid de Havelange, meglio noto come Joao Havelange, presidente del massimo organismo calcistico mondiale per 24 anni. Lo riferisce il sito di Globoesporte, citando la tv brasiliana Band News. Nato l’8 maggio del 1916, figlio di un commerciante belga che ha fatto fortuna in Brasile, è stato alla guida della Fifa dal 1974 al 1998. Il suo successore è stato poi Joseph Blatter.

Atleta di buon livello, prese parte come nuotatore alle Olimpiadi del 1936 e come giocatore di pallanuoto a quelli del 1952. Come dirigente sportivo è stato membro del Cio, presidente della Federcalcio brasiliana (CBF) dal 1958 al 1975. Fu eletto alla presidenza della Fifa l’11 giugno del 1974, battendo al ballottaggio il presidente uscente Stanley Rous per 68 voti a 52. Nei 24 anni trascorsi alla presidenza della Fifa riformò i Campionati mondiali di calcio aumentando il numero delle squadre partecipanti: in pochi anni, sotto la gestione di Havelange, il Mondiale passò dalle classiche 16 squadre a 24 nel 1982 in Spagna e addirittura a 32 nel 1998 in Francia. Sin dall’inizio degli anni Ottanta sono emerse voci circa un suo possibile coinvolgimento in vari episodi di corruzione. È stato presidente onorario della Fifa dal 1998 al 18 aprile 2013, quando si è dimesso in seguito ad un altro caso di corruzione per la vendita dei diritti in esclusiva sui Mondiali.