Cronaca

Preti pedofili, media australiani: “Cardinale Pell indagato per abusi sessuali su minori”

E' la prima volta che il "ministro dell'economia" di papa Francesco viene direttamente accusato di presunte violenze, che sarebbero avvenute negli anni '70 quando era un semplice parroco a Ballarat, nello stato di Victoria. Lui: "Falso". A febbraio sentito dalla commissione di inchiesta australiana perché sospettato di aver "coperto" alcuni casi

Dall’Australia arrivano accuse di pedofilia direttamente contro il cardinale George Pell, il “ministro dell’economia” di papa Francesco. Il Prefetto della Segreteria per l’Economia Vaticana – secondo l’emittente Abc – è indagato dalla polizia per presunti abusi su minori. L’indagine su Pell, il più importante prelato del paese, sarebbe in corso da circa un anno. La speciale task force investigativa incaricata dell’indagine, afferma l’emittente, ha ora riportato il caso alla Procura generale. Pell, interpellato dall’Abc, ha con forza respinto ogni accusa. I presunti abusi risalirebbero agli anni ’70, quando era un semplice parroco a Ballarat, nello stato di Victoria.

In precedenza, il cardinale era stato accusato di non avere agito adeguatamente contro i preti pedofili sottoposti alla sua supervisione. Al riguardo, Pell era stato ascoltato a febbraio da una commissione di inchiesta istituita dal governo australiano. E’ la prima volta che il cardinale viene direttamente indicato come autore di violenze. Secondo la stampa australiana l’indagine sarebbe partita da due uomini, oggi quarantenni, che hanno presentato accuse di abusi da parte di Pell, nell’epoca in cui frequentavano la scuola primaria. I fatti – scrive oggi il quotidiano on line The Australian – sarebbero avvenuti nel 1978-79 e due uomini avrebbero presentato denunce separate alla polizia di Victoria. Il cardinal Pell, sentito dai giornali locali, definisce le accuse “totalmente false“.

Nel febbraio scorso Pell ha reso la sua testimonianza, in video-collegamento da Roma, davanti alla Commissione reale sulle Risposte istituzionali agli Abusi sessuali sui Minori. Ma in questo caso era stato chiamato in causa non per fatti direttamente a lui attribuiti ma proprio per aver ‘coperto’ reati commessi da sacerdoti delle sue diocesi in Australia. In quelle settimane erano uscite analoghe notizie, poi non confermate, di accuse dirette nei suoi confronti. Il 29 febbraio scorso Pell ammise davanti alla Commissione: “Non sono qui a difendere l’indifendibile. La Chiesa cattolica ha commesso errori enormi sulla pedofilia, ma sta lavorando per rimediare. Ha causato gravi danni in molti luoghi e ha deluso i fedeli”.