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Parlamento, dall’educazione alimentare alla battaglia di Lepanto: in un anno proposte 46 “giornate celebrative”

E già legge la commemorazione delle vittime dell’immigrazione, ma Il Carroccio vuole celebrare anche la vittoria del 7 ottobre 1571, quando la flotta cristiana s'impose su quella ottomana. Nel lungo elenco anche la sicurezza condominiale, il Calendario gregoriano, la famiglia, le donne della Resistenza. Nessun evento, invece, a luglio e agosto

Ricordare le vittime dell’immigrazione e i morti di mafia; celebrare lo storico voto alle donne in Italia del 10 marzo 1946, ma anche il Calendario gregoriano del 1582 e persino la vittoria della flotta cristiana su quella ottomana a Lepanto il 7 ottobre del 1571. C’è di tutto nelle 58 proposte di legge presentate dall’inizio della legislatura per commemorare, promuovere, sostenere. Giornate ‘per’ e giornate ‘contro’: per la cultura, la scuola, la famiglia; contro la criminalità organizzata, il degrado ambientale, l’omofobia, la droga. Gli appuntamenti che scaturiscono da questo tsunami celebrativo sono 46, lungo l’arco dei 12 mesi. Restano fuori da questo singolare calendario solo luglio e agosto.

SOLA AL TRAGUARDO Di tutte le iniziative, una soltanto è divenuta legge nel marzo di quest’anno: quella che istituisce la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione per ricordare i 366 migranti morti il 3 ottobre del 2013 al largo di Lampedusa. Per la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, il 21 marzo, si aspetta il via libera della Camera, dopo l’ok del Senato.

TUTTI IN MARE E’ ottobre il più gettonato, ben 12 appuntamenti in agenda, quasi metà mese. Si comincia il primo con la Giornata nazionale della donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche. Poi, la Giornata nazionale della Protezione civile da celebrare nella prima domenica del mese. E si arriva al 7 ottobre, data simbolica per l’ex senatore leghista oggi sindaco di Padova Massimo Bitonci. Era il 7 ottobre del 1571, infatti, quando a Lepanto le navi della Lega Santa ottennero una vittoria schiacciante sulla flotta ottomana di Alì Pascià. Di certo non siamo di fronte ad una priorità nel panorama legislativo, ma Bitonci non cede.

POVERI E VACCINATI Dal Lepanto-day si passa al 9 ottobre per la ‘Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall’incuria dell’uomo’, con riferimento al disastro del Vajont del 9 ottobre 1963. Tre le proposte invece per celebrare il 15 del mese la ‘Giornata nazionale della consapevolezza sulla morte perinatale’. Il giorno successivo si passa alla Giornata nazionale per l‘educazione alimentare e la prevenzione dei disturbi alimentari, primo fra tutti l’anoressia killer. Il 17 ottobre è la volta della Giornata della lotta contro la povertà, con le proposte, che hanno iniziato l’iter in commissione alla Camera, del presidente del gruppo Misto di Montecitorio Pino Pisicchio e di Mario Marazziti (Des-Cd). Il 29, chiede il Pd Giovanni Burtone, si celebri la ‘Giornata in ricordo delle persone decedute o rese disabili a causa di vaccinazioni’. E ottobre chiude, infine, con altre 3 Giornate le cui date sono ancora da definire, da quella sull’educazione e prevenzione contro la violenza di genere nelle scuole a quella sulla letteratura, alla celebrazione della partecipazione nella scuola.

STRADA FACENDO Quattro le date di novembre: si parte con la Giornata in memoria delle vittime del comunismo, proposta dal senatore di Ap Giuseppe Marinello. Poi, nella terza domenica del mese la Giornata nazionale delle vittime della strada; l’11 la Giornata nazionale dedicata alla cultura del mondo contadino e della Rete italiana della memoria della civiltà contadina e il 22 la Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole.

PIENO SERVIZIO Al rallenty invece l’agenda di dicembre, con due soli appuntamenti: il 6 per la Giornata nazionale contro la contraffazione e la pirateria in campo commerciale (Deborah Bergamini, Fi) e il 15 per la Giornata nazionale del servizio civile e del volontariato dei giovani. A gennaio, il 19, la Giornata nazionale contro il biocidio e le Terre dei fuochi. Due date per febbraio: l’1 con una Giornata nazionale per ricordare i 30 milioni di vittime civili della Seconda Guerra Mondiale, e il 20 per la Giornata nazionale per la libertà di ricerca scientifica.

MARZO AFFOLLATO  A marzo sono quattro i giorni cerchiati in rosso nel calendario: il 6 il 9 il 10 e il 21, giorno, quest’ultimo, scelto per ricordare le vittime della mafia. Lo stesso proposto dal calabrese del Pd Nicodemo Oliverio per onorare la memoria del suo conterraneo Luigi Lilio, autore del Calendario Gregoriano. Ora, per il “medico, astronomo e matematico di Cirò” bisognerà trovare un altro giorno.

EVVIVA LE DONNE Quattro date anche per aprile: il 20, il 24, il 26 e il 30. E pure qui c’è una battaglia tutta interna al Pd: il 24, infatti, la vice presidente della Camera Marina Sereni vorrebbe celebrare la Giornata in memoria delle donne nella Resistenza, mentre Sandra Zampa la Giornata in ricordo del genocidio del popolo armeno. Chi la spunterà?

SICUREZZA E LAVORO A maggio 5 appuntamenti, dalla sicurezza condominiale alla famiglia, dalla Giornata contro l’omofobia a quella sull’adozione fino alla promozione dell’Europa nelle scuole. Le date: la prima domenica del mese, il 9 il 15, il 17 e il 29. Una sola data a giugno: il 12, per ricordare le vittime del lavoro, con la proposta della parlamentare di Sinistra italiana Donatella Duranti.

ORLANDO CURIOSO Agenda vuota, invece, sia a luglio che ad agosto. A settembre si riparte: 5 le Giornate prenotate: il 5, il 9, il 19, il 20 e il 23. Tra le proposte, anche quella del Guardasigilli Andrea Orlando per celebrare, il 9, l’inizio della Guerra di Liberazione, con la Giornata del riscatto nazionale. E, a proposito di unità e orgoglio nazionale, stona un po’ la proposta del leghista piemontese Stefano Allasia, che il 23 vorrebbe celebrare la Giornata in memoria delle vittime della repressione delle manifestazioni di protesta per il trasferimento della capitale d’Italia da Torino a Firenze.